GIOVEDÌ, 13 MAGGIO 2010
Pagina 1 - Cagliari
Il Prefetto ordina l’immediata rimozione dei maxi cartelloni
Graziano Milia incassa la prima sconfitta di una campagna elettorale che si fa subito aspra
CAGLIARI. Si inasprisce la campagna elettorale. «Graziano Milia incassa la prima sconfitta: dal Prefetto l’ordine di immediata rimozione degli spot istituzionali e il ripristino della legalità», afferma Giuseppe Farris, candidato del centrodestra e sardista riferendosi al suo avversario del centrosinistra. Il primo aveva presentato un esposto lamentando che un cartellone della Provincia, di tre metri per sei con la scritta «Lavoriamo per voi», fosse stato affisso proprio in questo periodo. Mentre le norme che disciplinano le elezioni vietano che negli ultimi trenta giorni prima della consultazione, gli enti istituzionali possano fare propaganda. La disposizione prevede, infatti, che questa pubblicità non venga fatta perchè può essere interpretata come propaganza indebita. Da qui, sostiene Farris, l’esposto da lui presentato alla prefettura. Poi il candidato del centrodestra rincara la dose: «L’uso dei soldi pubblici da parte della Provincia - afferma - è un tema che sta a cuore alla gente. È grave che Milia pensi e dichiari il contrario. È la dimostrazione evidente di come la percezione dei problemi avvertiti dalla gente sia in lui debole e offensiva». Non solo: «È assurdo che Milia - continua Farris - abbia dichiarato di non sapere nulla sull’affissione di manifesti istituzionali in questi giorni di campagna elettorale».
Continua intanto la corsa da parte del candidato del centrosinistra che ha incontrato ieri diverse associazioni culturali cittadine e si è spostato in alcuni paesi dell’hinterland. Da parte di Piergiorgio Massidda, che con sei liste corre anche in contrapposizione a Farris, l’impegno «è massimo: ho deciso di continuare perchè me lo ha chiesto la gente. Io sono da parte degli elettori, altri invece sono da parte degli eletti». Presentata la lista anche dalla Sel, Sinistra ecologista e libertà, che corre assieme a Graziano Milia, pur sottolineando alcuni temi del lavoro. Da parte dei minori, l’Irs (il movimento indipendentista di Gaviano Sale) la scelta di impostare la campagna tramite un porta porta e un passa parola. Maluentu, invece, ha deciso la strada di privilegiare i piccoli centri. Ma tutti stanno affilando le loro armi. (r.p.)