«Il presidente usa i soldi della Provincia per la sua propaganda»
Un manifesto della Provincia di Cagliari provoca l'attacco del candidato del Pdl Farris al presidente Milia: «Fai propaganda coi soldi nostri».
S'infiamma la campagna elettorale per la Provincia di Cagliari. Ieri mattina il candidato del Pdl, Giuseppe Farris, ha accusato il presidente uscente, Graziano Milia, di utilizzare soldi pubblici per la campagna elettorale. Un affondo che arriva all'indomani della polemica avviata dallo stesso Milia contro Farris (e contro Federico Palomba), per un presunto uso propagandistico delle prerogative istituzionali.
L'ACCUSA Farris è intervenuto nella mattinata di ieri alla presentazione della lista del Partito socialista (nella sede della Società degli operai), che a Cagliari è alleata del centrodestra. Dal banco dei relatori, l'assessore comunale ha attaccato Milia riferendosi a un manifesto dell'assessorato provinciale al Lavoro e alla Formazione, affisso da giorni in una via centrale del capoluogo. «Lunedì notte - ha raccontato - su segnalazione di alcuni cittadini sono passato in viale Ciusa e vi ho trovato un manifesto di circa sei metri per tre, con il logo della Provincia e l'intestazione dell'assessorato al Lavoro e alla Formazione. A prescindere dallo slogan impiegato, direi davvero azzeccato, cioè “Il tuo lavoro è il nostro lavoro!”, si tratta di un fatto di inaudita gravità».
Milia, è il senso della denuncia di Farris «sta spendendo i soldi pubblici per farsi la campagna elettorale. Durante la presentazione delle sue liste aveva detto che la sua sarebbe stata una campagna elettorale fatta con pochi soldi: ora abbiamo capito perché, sta usando quelli della Provincia, cioè di noi tutti contribuenti».
L'ESPOSTO Dopo aver riferito pubblicamente la vicenda, il candidato del Pdl ha salutato i socialisti e ha lasciato via XX Settembre per recarsi personalmente in prefettura, dove ha presentato un esposto sui fatti. Farris ha parlato anche di «uso disinvolto» dei soldi dei cittadini per fare propaganda istituzionale e di «atteggiamento a dir poco sfacciato» da parte del presidente uscente: «Anche il più sprovveduto e superficiale degli amministratori - ha attaccato - sa, o dovrebbe sapere, che durante la campagna elettorale è fatto divieto assoluto di svolgere attività di pubblicità istituzionale. A questo punto, o Milia è totalmente impreparato e non conosce neppure le norme più elementari in materia, oppure è così in malafede che questa trovata è il gesto disperato di chi capisce che è prossimo allo sfratto».
LA REPLICA Graziano Milia ha minimizzato la vicenda: «I problemi sono altri», ha ribattuto il presidente della Provincia, candidato dal centrosinistra alla successione di se stesso: «Ai cittadini queste polemiche non interessano. Personalmente non so niente di questi manifesti perché non passo in Provincia da dieci giorni. Bisogna rivolgersi a chi li ha affissi, ovvero all'assessorato al Lavoro, non certo a me. A Farris poi non rispondo: non parlo con gli assessori, parlo coi sindaci».
LA LISTA MASSIDDA Nella polemica, in serata, è intervenuto Simone Spiga, componente del coordinamento provinciale del Pdl ma candidato per la lista Massidda: «Farris dimentica che proprio uno dei suoi candidati ha utilizzato gli stessi metodi, organizzando un'assemblea pubblica nel quartiere Cep di Cagliari. Quindi nulla di nuovo all'orizzonte, solo scaramucce tra due candidati con lo stesso modo di intendere la politica e il bene pubblico».
In particolare Spiga fa riferimento a un candidato che avrebbe pubblicizzato delle assemblee pubbliche «con manifesti stampati in Circoscrizione, con logo ufficiale del Comune di Cagliari. Chiediamo il rispetto dei ruoli e il senso di responsabilità verso i cittadini e le istituzioni».
PAOLO LOCHE
12/05/2010