Terrapieno. Il Consiglio comunale vara la variante e sblocca il progetto fermo da 6 anni
L'imprenditore: documenti da completare, poi la concessione
Sopra il tetto dei parcheggi Apcoa del Terrapieno non c'è ancora traccia dell'impianto sportivo di cui si parla dal 2004. Ma per la prima volta l'imprenditore che vorrebbe realizzarlo, Giampiero Solinas, azzarda una data: «Se tutto va bene - sottolinea - i lavori potrebbero iniziare alla fine dell'anno o all'inizio del prossimo». Di nuovo c'è una delibera approvata dal Consiglio comunale che dà il via libera a una variante (inserita nel “Piano di sistemazione degli spazi verdi circostanti il quartiere di Castello”) che consente di superare gli ostacoli che in questi sei anni, dopo ben 7 conferenze di servizi, si sono frapposti fra le istituzioni (Regione e Comune) e la società sportiva “New Point” di Villanova. Si apre uno spiraglio per l'imprenditore che, nel 2005, si è aggiudicato l'appalto per la realizzazione e gestione quindicennale dei campi di calcetto, basket, pallavolo e bocce (con annessi spogliatoi). Con la nuova variante si prevede la realizzazione di ulteriori due fermate dell'ascensore di viale Regina Elena, e la realizzazione di una zona attrezzata, con tanto di servizi igienici, videosorveglianza dei percorsi meccanizzati per l'accesso a Castello e un piccolo locale-ristorazione. Il tutto messo in sintonia con l'altro progetto comunale, quello del “percorso pedonale sotto le mura” che verte su questa stessa area e dovrebbe collegare il Bastione di Saint Remy con i Giardini pubblici.
L'ODISSEA Quello dei campi è un progetto finito nelle maglie delle complesse procedure ambientali e amministrative, fin dall'inizio: un conflitto con il piano paesaggistico, gli stop di Regione e Comune, e le continue richieste di modifica. E ora? «Ora è tutto a posto - assicura l'assessore comunale allo Sport Giovanni Floris che dà notizia della delibera “25” recentemente approvata - non dovrebbero esserci più problemi». Dopo tanto penare, si mostra cautamente ottimista, l'imprenditore che ha dovuto affrontare un vero calvario, sia dal punto di vista burocratico-amministrativo che economico, visto che i costi del progetto (attualmente valutati attorno al milione-milione e mezzo di euro) sono nel frattempo più che raddoppiati.
L'IMPRESA «La Regione è tornata sui suoi passi quando ha capito che non era un'iniziativa di lucro ma sociale, indirizzata in primo luogo alle scuole del centro storico - ricorda Solinas - poi sono sorti problemi col Comune che ora sembrano superati. Stiamo aspettando che ci forniscano le tabelle sui calcoli strutturali del multipiano per completare la documentazione e poi richiedere la concessione edilizia». La circoscrizione 1 da anni si batte per questi campi sportivi nel centro storico: «È passata una legislatura - si osserva dal parlamentino - ora aspettiamo che venga messa la prima pietra di un progetto per noi impellente: su questa terrazza intere generazioni hanno sempre fatto sport».
CARLA RAGGIO
11/05/2010