Le domande sono state 472, novantotto le accettate e per cinquantotto ci sarà un’ulteriore verifica
I danni maggiori del disastro di due anni fa erano stati rilevati a Pirri
L’opposizione protesta «Dai rimborsi escluse le tante auto distrutte»
CAGLIARI. Per il momento solo novantotto domande sono state accettate. Sono in tutto 472 le richieste di risarcimento per danneggiamento di beni mobili presentate dai cittadini di Cagliari e Pirri per l’alluvione del 22 ottobre 2008.
Il dato è stato diffuso ieri dall’assessorato comunale alla Pianificazione dei servizi. La Regione ha approvato novantotto domande, mentre per altre cinquantotto, provenienti per la maggior parte dagli abitanti di Pirri, la zona più colpita in città, ha chiesto una verifica al servizio di Protezione civile. «I tecnici - assicuraro dal Comune - hanno completato i controlli richiesti in pochi mesi e gli esiti sono stati spediti alla Regione martedì scorso. La cifra stimata dalla Regione per le 156 richieste presentate dai cagliaritani ammonta a un totale di circa 1 milione 354mila euro. Le novantotto domande già approvate e che attendono soltanto di essere pagate, saranno rimborsate con circa 824mila euro. I danni delle altre cinquantotto richieste ammontano invece a 530mila euro. Adesso spetta alla Regione l’ultima parola, precisa il Comune. Dopo aver verificato le cinquantotto domande si procederà all’ammissione definitiva di quelle ritenute regolari e quindi saranno liquidati i risarcimenti sia delle novantotto già approvate, sia di quelle ritenute idonee.
«È stato un lavoro non semplice, visto che abbiamo dovuto coordinarci con i tempi dei residenti, quelli dei tecnici esterni ai nostri uffici e i passaggi burocratici», spiega Giovanni Giagoni, assessore comunale che gestisce il servizio di Protezione civile. «Abbiamo fatto il possibile per accelerare al massimo le procedure e permettere così ai residenti di essere risarciti quanto prima possibile».
A suo tempo, però, l’opposizione aveva presentato una interrogazione in cui si lamentava il fatto che nei risarcimenti non erano stati inseriti i danni alle auto. «Moltissime infatti - spiega Ninni Depau, capo gruppo del Pd - sono state le persone che hanno perso il loro mezzo di locomozione».