Controlli anche da parte dell'Ispettorato del lavoro: decine di assunzioni irregolari
Evasa la tassa sulla pubblicità, sanzionati gli espositori
Polemica nei padiglioni degli espositori: nei giorni scorsi gli ispettori dell'Aipa hanno misurato i cartelloni pubblicitari presenti.
Metro e taccuino in mano, gli ispettori dell'Aipa hanno fatto il giro della Fiera campionaria. E padiglione per padiglione, hanno misurato le insegne pubblicitarie di tutti e 630 gli espositori che quest'anno hanno affittato uno stand: quasi nessuno aveva pagato l'imposta comunale sulla pubblicità, così i dipendenti dell'agenzia che cura le riscossioni per il Municipio hanno preannunciato decine e decine di multe.
LA PROTESTA Gli espositori ovviamente non hanno apprezzato: «Non è mai successo, partecipo alla Fiera da vent'anni», spiega Luigi Spano, nel suo stand dove propone prodotti e progetti di Bioedilizia. Nel padiglione “E” pochi hanno mandato giù il blitz di sabato scorso. «Non siamo mica in strada, non possiamo pagare un'imposta come se avessimo vetrine e insegne. Paghiamo già tanto all'Ente fieristico per gli spazi, facciamo molti sacrifici, soprattutto in questo momento di crisi, non è giusto che ci costringano a sostenere quest'altra spesa ingiusta».
IL DIRETTORE Benedetto Etzi, direttore della Fiera, spiega però che l'imposta sulla pubblicità non è una novità: «È sempre esistito questo obbligo, magari in passato i controlli non erano così puntuali come adesso. Lo dice una legge nazionale e una normativa comunale. Nel nostro regolamento è specificato tutto: anche se la Fiera non è una strada, è un'area aperta al pubblico. Chiederemo comunque ai nostri legali di interessarsi della vicenda». Dall'anno prossimo però il meccanismo potrebbe cambiare: «Abbiamo già chiesto al Comune e all'Aipa di poter pagare un importo forfettario. I costi poi verrebbero spalmati sull'affitto delle aree agli espositori. Con un accordo preventivo si risparmierebbero tutte queste polemiche: è lo stesso meccanismo adottato dalla Fiera di Milano e anche in altre città. Spero che si possa partire dal prossimo anno».
PARCHEGGIATORI Ma quello delle insegne pubblicitarie non è l'unico argomento che ha creato malumori tra gli espositori: «Siamo succubi dei parcheggiatori abusivi: veniamo minacciati e costretti a pagare per un posto che dovrebbe essere libero. Questo non solo è sgradevole per noi ma è anche un danno perché i visitatori non sono invogliati a venire qui», aggiunge Spano. In effetti, ieri tutte le aree di sosta nei dintorni del quartiere fieristico erano controllate da almeno una cinquantina (ma in alcuni giorni possono arrivare anche a duecento) di abusivi. In viale Colombo, nel piazzale Marco Polo, in piazza dei Centomila, via Pessagno e in via dello Sport.
IL PIZZO Extracomunitari, cagliaritani e napoletani: tutti chiedono «un'offerta» che varia dai 3 ai 5 euro. Circondate anche le aree sotto l'Asse mediano (qui il servizio comprende una tariffa fissa di cinque euro con tanto di tagliando rilasciato all'automobilista). Impossibile sfuggire. Il “pizzo” si deve pagare anche nelle aree di sosta del Cis e del Banco di Sardegna, tra viale Bonaria e viale Diaz. Nonostante le segnalazioni, nessun controllo da parte delle forze dell'ordine.
LAVORO NERO Nei giorni scorsi, oltre alle verifiche dell'Aipa, gli espositori sono stati controllati anche dall'Ispettorato provinciale del lavoro: sono arrivate decine di multe (dai 4 agli 8 mila euro) per altrettanti “standisti” che avevano assunto irregolarmente alcuni collaboratori.
Molti di loro, nel periodo fieristico (oggi si chiude la sessantaduesima edizione), assumono lavoratori in nero, senza assicurazioni e senza nessuna denuncia all'organo ministeriale. Anche questo è sempre successo: ora sono arrivate le multe.
MICHELE RUFFI
10/05/2010