Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'alleanza col centrodestra spacca il partito socialista

Fonte: L'Unione Sarda
10 maggio 2010

Il caso. I frondisti attaccano il segretario Raimondo Perra


Emidio Casula, Maria Grazia Caligaris, Lello Mereu e Giovanni Nonne annunciano: «Non sosterremo neanche i candidati Psi».
La rottura nel partito socialista era nell'aria da giorni ed è stata ufficializzata ieri. Emidio Casula, Maria Grazia Caligaris, Lello Mereu e Giovanni Nonne, incontrando la stampa all'Hotel Mediterraneo, hanno ribadito il proprio no alla scelta del segretario provinciale Raimondo Perra di correre col centrodestra alle amministrative, annunciando che negheranno il loro sostegno ai candidati «anche se figureranno sotto il simbolo del Psi». La Federazione provinciale dei socialisti si è dunque spaccata. Le ragioni della frattura sono tutte in un documento diffuso ieri, nel quale si chiede di «rivitalizzare il partito combattendo l'assenza di collegialità, la sindrome da reduce e comportamenti prevaricatori per sviluppare capacità di progettazione e proposte per il futuro».
«QUATTRO GATTI» Caustico l'intervento di Caligaris che, dopo aver sottolineato come un folto gruppo, tra compagni di base e dirigenti, non condivide la scelta di Perra, ha parlato di «atto illegittimo da parte del segretario, non sostenuto dalla maggioranza, bensì da quattro gatti». Una posizione condivisa da Paolo Atzeri che ha parlato di «determinazione assunta a livello personale» sottolineando come la federazione di Cagliari sia l'unica che sosterrà il centrodestra. «Il Psi che aderisce all'Internazionale socialista e al Partito socialista europeo - ha aggiunto la Caligaris - è il più antico sodalizio italiano nato dalle battaglie dei lavoratori e non può essere assimilato al centrodestra».
L'EX SOTTOSEGRETARIO L'ex sottosegretario alla Difesa Casula ha ricordato il documento approvato dalla direzione nazionale nel quale viene ribadita «la ferma convinzione che il centrosinistra possa ripartire dalle regioni per disegnare un nuovo progetto riformista e ricostruire uno schieramento competitivo con il Pdl». A contestare la scelta anche la sezione di Villasor che ha scritto al segretario nazionale Nencini. «Ci riteniamo autosospesi in attesa di un confronto che chiarisca la strategia del partito».
IL SEGRETARIO Perra dal canto suo ha spiegato che il problema è solo Milia. «Se il candidato fosse stato un altro - ha detto - non avremmo scelto il centrodestra. Abbiamo preferito Farris perché Milia ha dimostrato di non essere un presidente di garanzia. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa e assunta a larga maggioranza. Non siamo quattro gatti, caso mai sono altri ad essere pochi: dieci al massimo e non fanno parte degli organi dirigenti». Il segretario regionale Peppino Balia ha avvallato la scelta di Perra. «Il partito privilegia le alleanze a sinistra, ma ciò non significa che non possano esserci eccezioni se ben motivate. E con Milia ci sono stati già problemi, specialmente per la mancata compensazione dopo il passaggio al Pd dell'assessore Comandini. Tenteremo comunque di chiarirci dopo le elezioni».
PAOLO LOCHE

08/05/2010