Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Harlem Globetrotters, festa a metà

Fonte: La Nuova Sardegna
7 maggio 2010

VENERDÌ, 07 MAGGIO 2010

Pagina 64 - Sport
Gag e risate ma il pubblico non ha risposto al richiamo
MAURO FARRIS

CAGLIARI. Due anni fa fu spettacolo da vivere tutto d’un fiato, quest’anno spazio invece anche per coca e popcorn. Non è stato “sold-out” per il ritorno in Sardegna degli Harlem Globetrotters. I funamboli americani del canestro hanno deliziato i circa 1500 spettatori del palasport cagliaritano con le solite gag e le strepitose giocate aeree che li hanno resi famosi in tutto il mondo ma non lo hanno fatto come nella tappa del 2008.
Rispetto ad allora l’impianto del capoluogo è stato infatti carico di entusiasmo soltanto nel parterre allestito a bordo campo, nelle poltroncine e in gradinata ma non nelle due curve, deserte addirittura trenta minuti dopo l’inizio dello show. Colpa di un evento di grande spessore ma forse riportato a Cagliari troppo presto e soprattutto a prezzi elevati (dai 27 ai 66 euro, i più cari del tour italiano). Poche le novità. Assente il leader Paul Gaffney (in pensione dopo 12 anni), le redini del copione sono state prese da Big Easy. Il gigante nero, alla sua prima stagione da leader, ha evidenziato il talento del suo predecessore ma un italiano più modesto. Aspetti che hanno fatto sfuggire qualche passaggio di troppo agli spettatori.
Tra le novità la partecipazione nel team dei Washington Generals dell’organizzatore della tappa isolana Roberto Betocchi, è stata sicuramente quella che ha suscitato maggiore interesse. L’imprenditore nuorese ha messo piede sul parquet nel secondo quarto. Con la sua “generosa” divisa verde-oro ha conquistato il ferro in un tiro da tre punti e una stoppata coreografica da Hi-Rise. Poi si è cimentato nella gag comica con Big Easy e nei due liberi (uno dei quali messo a segno) tirati dimostrando di possedere elevate qualità teatrali ma anche una discreta tecnica di palleggio e tiro. «Nessuno mi crederà ma io non sapevo minimamente cosa dovessi fare - racconta il manager nuorese da Caserta, dove è già volato per organizzare la tappa campana - mi sono però divertito da matti e ho coronato un sogno che avevo sin da bambino».