VENERDÌ, 07 MAGGIO 2010
Pagina 1 - Cagliari
Provinciali, il senatore si contrappone al candidato del centrodestra
CAGLIARI. Nel Pdl, ma contro il Pdl, almeno per le Provinciali. Il senatore Piergiorgio Massidda ha presentato ieri le sue sei liste per la corsa alla Provincia: «Sono con il Pdl degli elettori - ha affermato - quelli che non hanno potuto scegliere chi potesse rappresentarli. Non mi hanno vuluto Scajola e Verdini, con cui non ho niente di personale. Lo stesso Verdini due anni fa mi aveva sostituito da coordinatore regionale del partito dopo che in Sardegna avevamo vinto tutto. Come andrà a finire? Deciderà Berlusconi: io so solo che sono e sarò uno dei massimi dirigenti del Pdl. Ero nel comitato dei cento fondatori, uno dei pochi in Sardegna. E sono stato uno dei 171 che hanno firmato il documento: “basta con le correnti”». Poi Massidda entra nel dettaglio: «I sondaggi che il Pdl ha sempre considerato importanti per le sue scelte - argomenta il senatore - dicevano che, dopo il passo indietro del sindaco Floris, c’ero io. Ed ero pronto a dimettermi da senatore, una delle cariche più ambite. Un passo che pochi altri politici avrebbero fatto. E invece hanno deciso così. In pochi. Ho chiesto a Salvatore Cicu: perchè non ti candidi tu? Chiedo a Mariano Delogu: perchè non ti sei candidato?». Poi la rivelazione: «Da Roma mi hanno offerto anche la carica di sottosegretario alla Sanità, sapevano che ci tenevo molto. Ma ho dovuto dire di no: non potevo più tradire chi mi stava seguendo». Agli sfidanti complimenti-stoccate. Capitolo Giuseppe Farris, il candidato ufficiale del centrodestra. «Diventerà anche uno dei politici più importanti della Sardegna. Ma ora? Io in questi anni ho camminato in lungo e in largo, ho parlato con tanta gente. E quando Fazio ha bisogno di aiuto per la Sanità cerca me. Farris dice che non abbiamo ancora parlato di programmi. Ma il programma firmato dal Pdl e dagli alleati è quello costruito in questi anni anche da me con sangue e sudore». Capitolo Graziano Milia, l’avversario del centrosinistra. «E’ un caro amico - dice Massidda - ma ditemi tre cose che la Provincia ha fatto in questi tre annì». Poi un avvertimento «Qualcuno sta giocando a non nominarmi e a fare finta che io non esista ma sappia che sarò sotto ogni sasso».