Cultura. Sabato e domenica prossimi la quattordicesima edizione della manifestazione che coinvolge 2500 volontari
Tra le novità Villa Vivaldi e l'aula del Consiglio regionale
Sabato dalle 16 alle 20 e domenica dalle 9 alle 20, 102 monumenti cittadini sotto i riflettori. Numerose le novità rispetto all'anno scorso.
Centro storico a misura di cittadino, nuovi spazi da ammirare, investimento sulla diffusione della cultura e sulla sensibilizzazione delle nuove generazioni. Con questo spirito, nel prossimo week end, la struttura comunale (con gli assessorati alla Cultura e alla Pubblica istruzione in prima fila) si appresta a ospitare l'apertura della 14ª edizione di “Monumenti aperti”. A presentare l'iniziativa, ieri mattina, gli assessori Giorgio Pellegrini ed Edoardo Usai, il dirigente dell'area per i servizi al cittadino Ada Lai, il presidente di Imago Mundi Fabrizio Frongia e dirigenti e funzionari degli assessorati.
L'APPELLO Dopo i 120 mila visitatori del 2009, quest'anno si punta a fare ancora meglio: inaugurazione sabato (dalle 16 alle 20) e momento-clou domenica (dalle 9 alle 20), con 102 monumenti cittadini che finiranno sotto i riflettori. Ricordato il decisivo contributo della Regione, l'assessore Pellegrini ha puntato soprattutto sulla necessità di educare le nuove generazioni al rispetto di antichità e vestigia: «Anche in questi giorni qualcuno ha imbrattato il bastione di Saint Remy e altre brutture ho notato nella porta dei Leoni», ha rivelato, «questo significa che manca un'educazione al bello e un senso di rispetto nei confronti della cultura». Concetti ripresi dal suo collega di Giunta Edoardo Usai, che ha fatto notare come, in veste di volontari, siano coinvolte tante scuole di ogni ordine e grado.
LA STRUTTURA La manifestazione sarà supervisionata da un Comitato tecnico e animata da circa 2500 volontari, espressione di ben 140 tra gruppi, associazioni, enti, scuole (dalle elementari alle superiori) e Università, che accoglieranno i visitatori guidandoli alla scoperta di beni archeologici, storico-artistici e ambientali della città.
IL PROGRAMMA Accanto ai tradizionali e sempre affollati monumenti come le torri pisane dell'Elefante e di San Pancrazio, la casa della Massoneria o il Museo archeologico nazionale, quest'anno i visitatori avranno infatti modo di scoprire nuovi siti, aperti per la prima volta al pubblico o che per la prima volta entrano a far parte della manifestazione.
LE NOVITÀ Nello spazio occupato dai primi anni '50 dall'ex Mercato di via Pola vi era un tempo il vecchio campo di calcio che dal 1923 e per 28 anni fu il teatro delle gesta del Cagliari, prima che la squadra si trasferisse nel glorioso stadio dell'Amsicora. Ora sono in via di ultimazione i lavori che regaleranno a Cagliari la Mediateca del Mediterraneo. Sabato ci sarà l'occasione per visitarne in anteprima il cantiere. Apre straordinariamente al pubblico dopo una lunga chiusura durata quasi quarant'anni il cantiere della chiesa di San Giuseppe Calasanzio, nei pressi della torre dell'Elefante. Affiancata dal complesso dell'ex Collegio degli Scolopi, che oggi ospita il Liceo artistico, la chiesa fu costruita fra il 1663 e il 1735. Gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1943, nel dopoguerra venne restaurata e riaperta al culto fino agli anni '70, quando venne richiusa.
SPONSOR La rassegna regionale, che si inaugurerà sabato ma andrà avanti fino al 30 ottobre, con l'ultimo appuntamento di Bosa, può contare sull'adesione della Presidenza della Repubblica e sull'apporto di alcuni sponsor, come Videolina e Radiolina.
ANTHONY MURONI
06/05/2010