Provincia. Campagna elettorale nel vino: emergono i contrasti tra i candidati del Pdl
Vignette e scherzi on line. Farris: «Penso solo a lavorare»
Non siamo ancora agli stracci, ma la battaglia elettorale provinciale tra i partiti di centrodestra che governano in Regione (con candidato Giuseppe Farris) e le formazioni che sostengono il senatore del Pdl Piergiorgio Massidda si fa incandescente, soprattutto sul web. Tanto che dal versante dell'assessore comunale, infastidito dal proliferare sul social network Facebook di gruppi di scherno nei suoi confronti, sarebbe arrivato un richiamo al rispetto delle regole e persino una minaccia di querela. Tanto che uno dei candidati della lista Massidda si è assunto la responsabilità di alcuni dei post contestati e ha scritto una lettera aperta rivolta a Farris. Comunicazione nella quale le scuse pubbliche fanno il paio con una sorta di contro-accusa all'interlocutore. Massidda sfida anche il candidato ufficiale del Pdl a un dibattito pubblico: «Fissi lui dove, come e quando. Parleremo assieme dei programmi del partito di cui sono fondatore e di cui lui è fresco tesserato».
GLI SCHERZI In principio furono alcune vignette (realizzate da Simone Spiga, attivista di un'associazione ambientalista e candidato col senatore Pdl) pubblicate su Facebook e poi una serie di commenti a una vecchia intervista del 2008 concessa da Giuseppe Farris a una tv privata e ripescata su Youtube. Un crescendo di commenti irridenti, trascesi poi in qualche insulto. «Ho immediatamente chiesto ai miei ragazzi di contenersi e di non alimentare polemiche strumentali - fa notare Piergiorgio Massidda - ma invito anche il mio avversario a fare buon uso dell'auto-ironia che dice di possedere. Anche perché io stesso ho sorriso di alcuni insulti che a me sono arrivati da esponenti del suo schieramento». Dal candidato del centrodestra ufficiale nessuna replica in merito: «Sono troppo occupato a incontrare la gente e a spiegare il nostro programma per pensare a scherzi e vignette - dice - non replico, non minaccio, non me ne occupo. Penso solo a lavorare».
LETTERA APERTA Da due giorni sul web circola la presa di posizione di Simone Spiga, che si è assunto la paternità di alcune delle goliardate contestate: «Caro Giuseppe - scrive, rivolto a Farris - ho sentito parlare di minacce, di denunce e di querele per due vignette e un video ironico. Per quanto riguarda le vignette, ammetto che sono le mie. E considerato il tenore ero convinto che l'avresti presa a ridere, come poi ho fatto io, quando due giorni fa dei tuoi sostenitori hanno utilizzato il mio cognome in sardo per storpiarlo e costruirne una parola poco ortodossa. Speravo che la goliardia possa far parte della vita politica - conclude -dimostra di essere davvero “giovane”, di accettare con un sorriso le vignette e i video delle tue interviste, non c'è nulla di male nel sorridere vivendo questa esperienza elettorale». ( a. mur. )
06/05/2010