Pirri Contestati gli ambulanti
Lo striscione è comparso ieri mattina: «Zona franca, terra di nessuno». Lo hanno appeso sulla facciata del mercato di Is Bingias gli operatori che vendono frutta e verdura per protestare contro la presenza di venditori abusivi e la mancanza di controlli: dopo il sit-in della settimana scorsa davanti alla Municipalità, continua la loro battaglia per chiedere tutela contro la concorrenza sleale e la regolamentazione delle vendite nelle vie che circondano la struttura. Ma gli ambulanti ribattono che il calo delle vendite è dovuto alla crisi e alla concorrenza dei due supermarket vicino al mercato.
LA PROTESTA I titolari dei box di frutta e verdura (13 in tutto) sono esasperati: lamentano l'aumento degli abusivi attorno al mercato, soprattutto il sabato, e la conseguente diminuzione della clientela: «Sono davvero troppi», lamenta Ignazio Mascia che a Is Bingias lavora da 30 anni, «nel fine settimana sono 50 o 60, arrivano da Quartu, Selargius e Monserrato portando via lavoro e parcheggi». Poi la provocazione: «Vogliamo essere messi nelle condizioni di lavorare onestamente. Se non saremo tutelati, restituiremo le concessioni al Comune e anche noi andremo a vendere in strada». La Municipalità, che aveva già segnalato il problema a palazzo Bacaredda chiedendo un incontro con l'assessore alle Attività produttive, in questi giorni ha rinnovato la richiesta e attende risposta.
«Un anno e mezzo fa, gli operatori hanno chiesto alla Municipalità un incontro per esporre il problema, mai concesso», ricorda poi Loredana Lai, consigliere della Municipalità, «il Consiglio deve esprimersi al più presto, in caso contrario significa che la Municipalità non ha alcuna ragione di esistere e gli operatori possono rivolgersi direttamente al Comune».
GLI AMBULANTI Fuori dalle mura ci sono invece gli ambulanti (molti hanno la licenza, altri sono abusivi), che vendono merce di tutti i generi: dai jeans ai carciofi ma, assicurano gli operatori del mercato, anche carne e pesce. Loro si difendono: «La fame è dappertutto», dice Mario Sanna, pirrese, che ha un banchetto in via Curtatone, «e noi non diamo fastidio a nessuno. La vera concorrenza la fanno i due supermercati che si trovano in via della Resistenza e via Corona, e tra poco quello nuovo di via Stamira. Noi siamo comunque disponibili a trasferirci in un'altra zona e pagare la concessione, purché sia in un punto centrale di Pirri». Come ricorda il vice presidente della Municipalità Roberto Cirina, tutti sanno che si tratta di un problema delicato: «Serve una soluzione pacifica e condivisa nell'ambito della legalità. Senza dimenticare che per molti queste attività costituiscono la fonte di sussistenza primaria». Gli operatori intanto aspettano e annunciano nuove e clamorose iniziative di protesta.
NICOLA PERROTTI
04/05/2010