LUNEDÌ, 03 MAGGIO 2010
Pagina 27 - Cronaca
ATTORI, CANTANTI, SCRITTORI
CAGLIARI. L’assessore Gianni Giagoni ha tenuto fede alla promessa. Aveva annunciato che non ci sarebbero state teste coronate sulle tribune di via Roma, ma Vip, personaggi dello spettacolo. Moni Ovadia, in città ha portato il suo “Shilock. Il mercante di Venezia in prova”, guarda estasiato la processione: «E’ commovente l’esistenza di questa tradizione». Di fronte allo spettacolo dei costumi, l’attore, musicista e scrittore commenta: «Quanto è banale e mediocre il nostro abbigliamento casual. Noi che viviamo nella sopravvalutazione del presente, non ci rendiamo conto di quel che abbiamo perso: questi costumi femminili sono miracolosi perché rendono belle tutte le donne, indipendentemente dalla loro caratteristiche fisiche: alte, basse, bionde, robuste». Anche Shel Shapiro (cantante, documentarista e attore) ha recitato l’altro giorno al teatro Massimo. «Questa processione è arricchente per la Sardegna e per chi la visita. Ho l’impressione che la televisione non consenta di recepire quello che oggi vediamo».
Per Max Giusti è un ritorno alle radici: «Mia madre sarda, i miei nonni di Norbello. La cosa che mi piace dei sardi - dice - è l’attaccamento alle tradizioni. L’isola va verso il futuro, ma custodisce il proprio passato. Spero un giorno di poter fare un grande spettacolo in Sardegna». Il giornalista sportivo Massimo Caputi lega le sue venute alle partite del Cagliari. «Una festa che rappresenta un bel momento di integrazione. Sia passando in mezzo ai fedeli, sia ai turisti, dentro e fuori il santuario, sembra che tutto si svolga nell’attesa dell’arrivo di qualcuno: di Sant’Efisio, appunto». (m.g.)