Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Auto protetta? Devi pagare il pizzo

Fonte: L'Unione Sarda
3 maggio 2010

Il caso. Senegalesi e cagliaritani gomito a gomito per la gestione delle aree di sosta

Duecento parcheggiatori abusivi al lavoro intorno alla Fiera

Aumentano i parcheggi abusivi vicino alla Fiera. E anche per Sant'Efisio sono spuntante aree chiuse con il nastro bianco e rosso.
Nessuna minaccia diretta. «Solo un'offerta. Libera». Messaggio innocente, accompagnato da uno sguardo poco rassicurante. Così per lasciare l'auto e visitare senza problemi la Fiera, tutti (o quasi) si arrendono e consegnano qualche euro ai parcheggiatori abusivi. E le proteste cadono nel vuoto. La centrale operativa dei vigili urbani riceve parecchie telefonate di automobilisti che si lamentano di aver pagato una sorta di “pizzo”.
TERRA DI NESSUNO Domenica 2 maggio. Ore 10,30. Manca il cartello, ma ci starebbe bene: benvenuti nell'illegalità . La mappa dei parcheggi intorno alla Fiera campionaria si divide in due: strade e piazze di dominio africano, sterrati e piazzole di proprietà dei cagliaritani. Lavorano gomito a gomito, sopportandosi a vicenda. I circa 200 parcheggiatori abusivi preferiscono concentrarsi sui loro clienti. Li adocchiano da lontano, si sbracciano per indicare il posto libero. Poi si avvicinano. «Un'offerta?» Difficile dire di no. Così nella mano del parcheggiatore finiscono tra i 3 e i 5 euro. Un rituale che si ripete per ogni auto.
LA MAPPA Gli extracomunitari si sono impossessati dei parcheggi tradizionali: piazza dei Centomila, via Caboto (davanti alla Rari Nantes), piazzale Marco Polo, via dello Sport, via Monte Mixi e via Rolando (vicino al bunker). Non chiedono offerte, ma di comprare qualcosa. Sono quasi tutti giovani e giovanissimi e il più delle volte si avvicinano all'automobilista in gruppetti di tre. I parcheggiatori “nostrani” sono più organizzati. Da giorni si sono attivati per pulire le piazzole sotto il cavalcavia di via Salvator Ferrara, segnare l'area di sosta con il nastro bianco e rosso, aprire un varco smontando un pezzo di guardrail e sistemare un pezzo di cartone con la scritta “parcheggio fiera custodito”. Si inizia da viale Colombo, nella pineta, fino ad arrivare agli spazi davanti al porticciolo di Su Siccu. Circondate le aree sotto l'asse mediano (qui il servizio comprende una tariffa fissa di cinque euro con tanto di tagliando rilasciato all'automobilista), gli abusivi si sono impadroniti anche dei parcheggi di via Pessagno. Impossibile sfuggire. Il “pizzo” si deve pagare anche nelle aree di sosta del Cis e del Banco di Sardegna, tra viale Bonaria e viale Diaz.
NESSUN INTERVENTO Tutti vedono, tutti sanno ma nessuno interviene. Le segnalazioni alle forze dell'ordine non mancano. Eppure la situazione ogni anno è la stessa. Anzi sembra peggiorare. Il giorno di Sant'Efisio gli abusivi si sono organizzati anche in via San Paolo e nello sterrato di via Riva di Ponente. (m. v.)

03/05/2010

le proteste
«Se non verso non mi sento tranquilla»


Le telefonate alla centrale operativa dei vigili urbani, al 113 e al 112 si susseguono continuamente. Ma la situazione è sempre la stessa. Parcheggiatori al lavoro senza alcun problema.
«Non chiedono soldi in modo diretto», racconta una signora che ha appena chiamato la polizia municipale, «ma un'offerta. Lo sguardo però è una minaccia non tanto velata. Capisci subito che se non dai neanche un euro il rischio di trovarti l'auto danneggiata è molto alto». Non resta che pagare il cosiddetto «contributo per la sicurezza dell'auto». (m. v.)

03/05/2010