Sul palco. Istituzioni, politici ed ospiti del mondo dello spettacolo concordi: «È una grande giornata»
Pochi vip, tanti politici, qualche esponente del mondo dello spettacolo. Sulle tribune di via Roma ci si emoziona, si applaude, si fa anche gossip, non solo elettorale.
Certo, per i principali candidati a presidente della Provincia è stata l'occasione per un primo bagno di folla: c'erano Giuseppe Farris e Piergiorgio Massidda del Pdl, Graziano Milia del Pd e Federico Palomba dell'Idv.
Ma è soprattutto una festa di fede. «Questa giornata ci ricorda che la fede dei sardi è legata soprattutto ai suoi martiri - ha detto l'arcivescovo, monsignor Giuseppe Mani - la lunga sfilata può far credere che si trascenda nel folclore, io invece penso che la religiosità prevalga». Il momento più emozionante? «Senz'altro quello del rientro del simulacro nella sua chiesetta, il 4 - ha concluso - un momento mistico, nel quale la devozione raggiunge l'apice». Soddisfatto il sindaco Emilio Floris , che subito dopo la consegna del Toson d'Oro all'Alter nos Stefano Schirru, ha intrattenuto gli ospiti nel tradizionale ricevimento in Comune: «Anche senza nomi altisonanti, la sagra di Sant'Efisio è il biglietto da visita della città - ha sottolineato - tanti stranieri si fanno affascinare dallo spettacolo di colori e suoni. Tutto è andato per il verso giusto, con piccole ma importanti innovazioni, senza stravolgere la tradizione». Accanto a lui il prefetto Giovanni Balsamo , il procuratore generale Ettore Angioni , il sovrintendente del Lirico Maurizio Pietrantonio e il presidente della Camera di commercio di Istanbul
Emozionata l'assessore regionale alla Cultura Lucia Baire : «Seguo la sagra di Sant'Efisio sin da quando ero bambina, specie nella parte che tocca Capoterra, il mio paese - ha rivelato - è un momento importante anche per chi non crede. È un'intera isola che si muove, per un appuntamento ormai identitario». Poco più in là, a rendere omaggio al simulacro nella sosta davanti al Municipio, anche la collega degli Affari generali Ketty Corona .
Già dalla prima mattinata in tribuna aveva preso posto il presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo : «È la festa di tutti i sardi, una giornata nella quale Cagliari accoglie da par suo tanti visitatori». Reso più serioso dalla barba lunga, l'uomo dei “pacchi” di Raiuno Max Giusti ha rivelato di avere sangue sardo nelle vene: «I miei nonni erano di Cabras e ogni anno vado a trovare i miei parenti nell'Oristanese - ha detto - sono felice di essere qua e spero di poterci tornare presto con un mio spettacolo». Assieme a lui anche il giornalista sportivo Massimo Caputi : «Sono affascinato dai colori di questa tradizione - ha confessato - non immaginavo esistesse qualcosa di così bello». Moni Ovadia e Shel Shapiro si sono dedicati una mattinata di relax, prima della replica del loro “Mercante di Venezia” al teatro Massimo: «Aver visto questa manifestazione di fede e tradizioni mi conforta - ha detto il primo - significa che non tutto è inghiottito dalla frenesia del mondo globale, dall'insostenibile pochezza dei ritmi impostici da una società frenetica e spesso vuota».
ANTHONY MURONI
03/05/2010