DOMENICA, 29 GIUGNO 2008
Pagina 1 - Cagliari
L’opposizione contesta l’incontro di venerdì tra Cellino e la maggioranza Depau (Pd): «L’ennesima dimostrazione di scarsa capacità della giunta»
Il presidente del Cagliari pronto a fare l’impianto senza metterci negozi e ristoranti. A un patto: «Subito le concessioni»
ANDREA MASSIDDA
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CAGLIARI. Il nuovo stadio? Bella idea, peccato che sembri quasi un affare privato tra Massimo Cellino e la maggioranza del consiglio comunale. Almeno così la pensa il centrosinistra, che per bocca del capogruppo del Partito democratico Ninni Depau e del vicepresidente della Commissione Sport Lorenzo Cozzolino esprime sconcerto per aver appreso soltanto dalla stampa dell’incontro di venerdì tra il presidente del Cagliari e «una qualificata delegazione politica». Di centrodestra. «Praticamente - spiega Depau - è stata una riunione nella quale a Cellino sono state date ampie assicurazioni in merito alle decisioni sul nuovo impianto da prendere prima delle ferie estive». Inaccettabile. «Mi auguro soltanto - continua l’esponente dell’opposizione - che non siano stati assunti impegni anche sulla cancellazione delle morosità pendenti per l’affitto del Sant’Elia», pari a 360mila euro.
Giusto per la cronaca, venerdì mattina l’incontro tra il vulcanico presidente della società rossoblù e alcuni rappresentanti della maggioranza c’è stato davvero. Eccome. Cellino si è presentato in Municipio intorno a mezzogiorno ed è stato ricevuto per mezz’ora dall’assessore ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai e da Lino Bistrussu, Alessio Mereu, Alessandro Serra, Massimiliano Tavolacci e Claudio Tumatis, tutti effettivamente di centrodestra. Assente il sindaco Emilio Floris, ufficialmente per problemi di salute. Tema affrontato: il nuovo stadio, appunto. Con Cellino nei panni di chi detta legge e addirittura fissa un ultimatum: «O mi date una risposta nero su bianco entro agosto o i tifosi del Cagliari le partite di Serie A andranno a vedersele da un’altra parte, cioè dove deciderò di costruire l’impianto».
Secondo quanto ha detto Cellino, il catino che sostituirà il glorioso ma faticente Sant’Elia conterrà soltanto 25mila spettatori, sarà destinato alle partite di football ma anche ad altri eventi sportivi e - dettaglio particolare rilevante - non ospiterà nè centri commerciali nè ristoranti. Terminer dei lavori: 2010. E i costi dell’operazione sarebbero tutti a carico del Cagliari Calcio.
Il centrosinistra appare sbalordito. «Questa vicenda - spiegano Depau e Cozzolino - al di là degli aspetti istituzionali dimostra ancora una volta l’assoluta inadeguatezzadella giunta comunale che, proprio mentre blocca l’accordo di programma stipulato con la Rgione sul quartiere di Sant’Elia, è del tutto incapace di assumere una decisione per quanto riguarda lo stadio».
Il capogruppo del Pd parla senza peli sulla lingua. «È bene ricordare - aggiunge - che per quanto riguarda lo stadio Sant’Elia il primo febbraio del 2007 la giunta aveva approvato due contrastanti: una per una radicale rstrutturazione dell’impianto con un costo stimato di quasi 40mila euro, l’altra invece per un concorso di idee per un nuovo stadio da costruire sopra il vecchio». E a questo proposito, la Commissione Lavori Pubblici si sarebbe già espressa a favore del concorso d’idee. Alla luce di quanto sta accadendo, dunque, pare che ci sia un solo punto sul quale tutti (maggioranza, opposizione e Cellino) siano d’accordo: uno statdio nelle condizioni dell’attuale Sant’Elia non è accettabile. I contrasti rimangono su dove e come farne uno nuovo di zecca. Scusate se è poco.