Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Otto partiti hanno scelto Graziano Milia

Fonte: La Nuova Sardegna
23 aprile 2010

VENERDÌ, 23 APRILE 2010

Pagina 2 - Cagliari

Centrosinistra. Pd, Rifondazione, Comunisti italiani, Alleanza di Rutelli, Upc, Verdi, Rossomori e Sinistra-libertà

In forse l’alleanza con i socialisti, mentre è ufficiale il divorzio da Italia dei valori

PABLO SOLE
CAGLIARI. Il centrosinistra è alla disperata ricerca dell’unità prima delle elezioni provinciali di maggio. Ma se Pd e Rifondazione sono ritornate insieme, è certa la defezione dell’Idv in disaccordo con la ricandidatura dell’uscente Graziano Milia.
A tentennare sono anche i Socialisti di Mondo Perra, che fino a ieri non avevano ancora sciolto i dubbi sull’aderire alla coalizione. Che per adesso vede insieme il Partito democratico, l’Alleanza per l’Italia di Francesco Rutelli, Rifondazione e Comunisti italiani, Verdi, l’Unione popolare cristiana, i Rossomori e Sinistra ecologia e libertà.
‹‹Abbiamo deciso di presentarci uniti, per dare continuità alla nostra azione di governo - ha esordito ieri Andrea Melis, responsabile provinciale per gli enti locali della segreteria di Rifondazione -. Oggi il centrosinistra, oltre alla Provincia, amministra la maggior parte dei ventotto comuni chiamati il mese prossimo alle urne. E in tutti questi comuni abbiamo lavorato bene e oggi chiediamo agli elettori di poter lavorare ancora». Tutto va bene, allora? No,
il segretario provinciale del Pd Thomas Castangia non ha nascosto il rammarico per la defezione dell’Idv. ‹‹È un’assenza che dispiace - ha detto -. In questo senso tenteremo ancora un recupero, anche se crediamo che quella dell’Italia dei valori sia una posizione dettata più da tatticismi che da motivazioni politiche››. All’appello mancano anche i Socialisti di Mondo Perra, anche se su questo versante i vertici della coalizione si dicono possibilisti.
Chiudere il cerchio fino a presentarsi uniti alle elezioni non è stata impresa facile, soprattutto dopo la condanna in appello (per abuso d’ufficio quand’era sindaco di Quartu) del presidente ne-candidato. Che non si stato semplice lo ha detto il segretario provinciale di Rifondazione, Giuseppe Stocchino. ‹‹È stata una scelta sofferta ma non tanto per la la condanna, noi non abbiamo mai sposato la linea giustizialista, piuttosto per motivi squisitamente politici: non abbiamo apprezzato, in questi cinque anni, la linea presidenzialista di Milia. Per questo - ha rimarcato Stocchino - chiediamo ora maggior collegialità e un ruolo più incisivo della giunta››.
Sulla condanna di Milia e la decisione di riconfermarlo, ha chiuso il confronto, in maniera netta, il coordinatore della segreteria regionale del Pd, Franco Marras. ‹‹Il codice etico del partito è molto rigido e non impedisce la candidatura di Milia, che peraltro non ha subito una condanna per concussione o altri reati gravi, ma per aver approvato una delibera realtiva a un bando pubblico senza che questa fosse prima passata in consiglio comunale››.