La transazione.
Primo bonifico della società di viale La Playa a favore del Comune
Una sentenza di due mesi fa condannava il club di Cellino a pagare 800 mila euro
Roberto Murgia roberto.murgia@epolis.sm
Un bonifico da cinquantamila euro nelle casse del Comune. Un primo acconto per saldare il debito. L'ordinante è la società Cagliari Calcio, mentre l'operazione bancaria, risale a due giorni fa.
IL 28 GENNAIO il giudice di primo grado condannava il club di viale La Playa al pagamento di ottocentomila euro per vecchi canoni d'uso dello stadio Sant'Elia. Debiti datati, che risalgono agli anni tra il 1970 e il 1972 e quelli tra il 1979 e il 1994. Debiti che il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, trovava già contratti nel momento in cui acquistava la società, e che, se i gradi successivi dovessero confermare la sentenza letta dal giudice il 28 gennaio, si troverà costretto a pagare. Intanto, però, due mesi e mezzo dopo le cose sembrano cambiate: un accordo tra i due contendenti - Comune e Cagliari calcio - non sembra poi così lontano. Insomma, si va verso una transazione. I cinquantamila euro che la società di Cellino ha versato in questi giorni sono solo un acconto, «un segnale - spiega il dirigente dell'assessorato comunale allo Sport, Gerolamo Solina - che ci permetterà di aprire un tavolo con la società, in vista di una soluzione». Una soluzione che il consigliere comunale del Pd, Claudio Cugusi, era stato tra i primi a reclamare. Da tempo, infatti, il Comune chiede i fondi per i canoni di utilizzo dello stadio Sant'Elia mai pagati. La somma più consistente, gli 800mila euro per la concessione d'uso dello stadio dal 1979 al 31 gennaio del 1994. Poi, quarantamila euro per i canoni di concessione dal primo settembre 1970 al 31 agosto del 1972, e infine altri 11 mila euro, cioè i tre quarti delle spese legali. La società di viale La Playa non deve nulla al Comune per per il consumo di energia elettrica e per i danni riportati in tutti questi anni dalla struttura. Anche questo è scritto nella sentenza di fine gennaio.
I CINQUANTAMILA EURO che la società di Cellino ha bonificato in questi giorni sono un acconto a valere sulle somme da pagare. Un primo segnale che permetterà di intavolare una trattativa, ma - fanno sapere dal Comune - nel pieno rispetto delle regole e delle decisioni del tribunale