Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Al Poetto centomila tipi da spiaggia

Fonte: L'Unione Sarda
30 giugno 2008


Domenica al mare tra esibizionisti, campeggiatori e traffico
Da Marina Piccola al Lido del carabiniere la spiaggia dei Centomila è stata presa d'assalto da bagnanti di ogni tipo.
Domenica mattina il Poetto cambia scenario. Durante la settimana è più tranquillo, i bimbi e gli anziani sono i padroni della battigia. Il giorno di festa comandato no. La sabbia accoglie un esercito di bagnanti forzati. Il ripascimento non è un deterrente e la spiaggia si trasforma in una casba dove se ne vedono di tutti i colori.
La salsedine e la pelle all'aria fanno aumentare l'adrenalina e tutti si sentono più sportivi. O forse è lo stress derivato dalla ricerca affannosa per la conquista di pochi metri dove parcheggiare l'auto.
BAGNO DI SUDORE La giornata di passione per chi ieri mattina dalla città e dall'hinterland ha fatto rotta al Poetto è iniziata presto e nel peggiore dei modi. Già poco dopo le 8 il serpentone di lamiere incandescenti accompagnato dal rumore delle ventole di raffreddamento e della puzza di frizione esausta arrivava oltre il vecchio stadio Amsicora. Il primo tappo all'intersezione dell'asse mediano con Ponte Vittorio. L'esercito dei bagnanti non si arrende facilmente, avanza a tappe forzate e oltrepassa il checkpoint di San Bartolomeo. Ma il bello arriva alla rotatoria di Marina Piccola e il caos sembra insuperabile. Niente in confronto alla guerra che si scatena per trovare un parcheggio. Superata anche quest'ultima incombenza inizia la gara di corsa con lettini e borse frigo alla ricerca di un fazzoletto dove stendere il telo e piazzare vittoriosi, manco fosse una bandiera di conquista, l'ombrellone.
TIPI DA SPIAGGIA Alle 10 il Poetto è sold out. Esaurito. Come sembrano alcuni personaggi stravaganti che vagano nella spiaggia dei centomila. Alla Prima fermata, tra palestrati-super abbronzati e ragazze in perizoma estremo, spunta un ragazzo con una maschera di Guerre stellari. Non è chiaro se ha un carattere allegro o il sole domenicale ha fatto effetti strani. Di certo Alessandro Racis che si fa chiamare Jocker non passa inosservato: «Le ragazze cagliaritane se la tirano troppo, questo è solo un modo per stopparle ». Il sole picchia e in acqua sono in corso le finali dei tornei di racchettoni e calcio, ma ci sono da dribblare le donne in camminata anticellulite. Sino all'Ottava fermata gli stabilimenti balneari ospitano soprattutto famigliole. Poi spiaggia libera. All'orizzonte si intravede il rudere dell'ex ospedale Marino con alcuni puntini azzurri sulla sabbia bianchissima. Sono le tende di una comitiva di ragazzi di Monastir. Sono lì da sabato sera. «Siamo arrivati in cricca alle 18 per trascorrere una giornata diversa», racconta Mimmo Porcu, 25 anni. «Tramezzini, panini e birra e la notte è passata in allegria». Edoard Serra, 22enne, anche lui di Monastir cerca riparo dal sole. «Partiremo solo stasera, in paese c'è la festa». Fa caldo al Poetto, da morire. Ne sa qualcosa chi è costretto a fare avanti e indietro sul bagnasciuga. Come quel senegalese che, con la sua mercanzia, trova riparo all'ombra di un cestino dei rifiuti.
ANDREA ARTIZZU

30/06/2008