VENERDÌ, 16 APRILE 2010
TUVIXEDDU
CAGLIARI. Ventisei tombe puniche distrutte, con la sovrintendenza archeologica che guardava da un’altra parte. Chiusa l’inchiesta giudiziaria, gli indagati per Tuvixeddu sono sette: c’è l’ex sovrintendente archeologico Vincenzo Santoni e la sua stretta collaboratrice Donatella Salvi, accusati di concorso in abuso d’ufficio per aver autorizzato il costruttore Raimondo Cocco - indagato anche lui per concorso nel reato - a costruire due palazzi su viale Sant’Avendrace, fra le sepolture antiche. In sostanza non avrebbero fatto nulla per impedire uno scempio annunciato. Santoni deve rispondere anche di un tentato abuso d’ufficio legato al voto contrario in commissione paesaggistica sui nuovi vincoli che la giunta Soru voleva imporre sul colle: si sarebbe opposto per favorire il gruppo Cualbu, dove lavorava la figlia ingegnere. Indagati anche il direttore dei lavori del cantiere Cocco, Fabio Angius e Luciano Muscas per violazione del codice Urbani, poi il dirigente comunale Paolo Zoccheddu col direttore dei lavori Giancarlo Manis per le megafioriere abusive.