Sabato scorso nel liceo socio-pedagogico la conferenza di Chicca Olivetti, presidente di “Metà di tutto”

La denuncia: «Pari opportunità? Siamo davanti soltanto a Malta»
L'intellettuale milanese ha parlato di tutti i problemi relativi alla condizione femminile: «Dobbiamo sensibilizzare uomini e donne».
«In Italia la parità tra uomo e donna in ambito lavorativo è ancora un miraggio. Lo dimostra la classifica europea sulla presenza femminile nei consigli di amministrazione delle grandi aziende che vede il nostro paese al penultimo posto davanti alla sola Malta». A lanciare l'allarme sul mancato rispetto delle pari opportunità è Chicca Olivetti, intellettuale femminista milanese che sabato ha tenuto una lezione speciale nell'aula magna del liceo socio-pedagogico Eleonora d'Arborea. L'obiettivo? «Sensibilizzare le giovani coscienze sia femminili che maschili - ha detto - sulla distanza che separa le donne italiane da quelle europee in fatto di accesso alle cariche istituzionali e ai posti di lavoro di responsabilità».
GLI ASILI Di fronte a una platea composta da studenti e docenti, la fondatrice del gruppo “Metà di tutto” ha esordito affrontando il tema della carenza di asili nido in Italia per poi trattare l'argomento dell'età pensionabile. «Giusto mandarci in pensione a 65 anni come gli uomini - ha detto - ma solo se ci sarà dato un welfare omologabile agli altri paesi europei. Giusto, se ci daranno un'autentica parità nei ruoli. Si introduce per legge la parità per l'età pensionabile? Si introducano anche tutte le altre parità europee».
IL GRUPPO “Metà di tutto” è nato un anno fa su Facebook e attualmente vanta oltre cinquemila iscritti (non solo donne). «La parità è solo una questione di numeri - sostiene la Olivetti - e noi vogliamo il 50% di tutto». Da qui il nome del gruppo che a Cagliari riunisce per ora una ventina di socie capeggiate da un insegnante, Elvira Lembo, cui si deve l'organizzazione dell'incontro. Chicca Olivetti è anche la fondatrice di Cassiopea e fa parte del circolo di cultura politica “Punto a capo” di Milano. Ha lanciato un appello per la liberazione di Ingrid Betancourt giunto fino al Parlamento europeo e all'Onu, ma è famosa anche per aver dato vita a “La studentessa di Faizabad - Sapere e Libertà” (di cui è attualmente presidente) che assegna borse di studio a laureate afgane per stage in Italia nei campi della pediatria e della ginecologia.
PAOLO LOCHE

13/04/2010