Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Code chilometriche con gli accessi obbligati

Fonte: L'Unione Sarda
13 aprile 2010

Viabilità Traffico in tilt dopo ogni incidente


Il problema è vecchio quanto l'idea di sfruttare a fini turistici un litorale che fino a una trentina di anni fa era solo a uso e consumo delle migliaia di cagliaritani che trascorrevano le vacanze balneari in città. La strada di accesso al litorale continua a essere obbligata: viale Diaz (o la zona di Sant'Elia e San Bartolomeo) e poi ponte Vittorio, prima dell'approdo in viale Poetto. E da lì la lunga volata verso la rotonda di Marina Piccola e poi il dedalo di sensi unici che accompagna al lato mare.
Ma bastano un paio di incidenti (come è avvenuto domenica mattina) o l'apertura di un piccolo cantiere (più volte lo scorso anno, a seguito del cedimento di una parte di asfalto) per mandare in tilt la circolazione.
Non sono poche le occasioni nelle quali si sono formate lunghe code, con centinaia di veicoli bloccati sotto il sole e conseguenti disagi per gli automobilisti.
«Non ci sono molte soluzioni, vista la conformazione degli accessi - dice l'assessore Maurizio Onorato - in verità si dovrebbe entrare nell'ottica di utilizzare sempre di più i mezzi pubblici e meno quelli privati». Questo potrà avvenire quando i servizi stessi saranno più efficienti. «Quelli urbani lo sono già e durante il periodo estivo si potrebbe pensare a uno sforzo per aumentare i collegamenti verso il litorale - conclude - non scarto a priori l'istituzione di una corsa notturna da e per il Poetto. Ma vorrei prima capire quanti sono gli utenti intenzionati a utilizzarla, nel caso». ( a. mur. )

13/04/2010