Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Al Poetto un'estate 2010 da brividi

Fonte: L'Unione Sarda
13 aprile 2010

Inchiesta. Da metà giugno sarà impossibile lasciare le auto sul lungomare dalle 21 alle 6 del mattino successivo

Baretti a rischio, traffico e cantieri: ecco tutti i problemi
In fondo per i cagliaritani è bello così. Il Poetto resta la meta più ambita, la più ricercata, la più naturale. Al traffico si sono abituati, ai cantieri e alle strade che impongono marce lentissime sotto il sole cocente pure, senza scordare la cronica mancanza di parcheggi. Hanno digerito la demolizione dei casotti ma non potrebbero sopportare quella dei baretti.
A pensarci bene quei chioschi, nati come dispensatori di bibite fresche e gelati, trasformatisi in bar, ristoranti, sale da ballo e music-hall all'aperto, forniscono una sorta di servizio pubblico. Di questo si è accorta la politica, che è alla ricerca affannosa di una soluzione per venire a capo del pasticcio generato dalle ordinanze di demolizione. Provvedimenti che seguono decenni di mancati controlli e sostanziale anarchia urbanistico-commerciale. Ora che i buoi sono scappati è praticamente impossibile chiudere la stalla. Anche se il timore di una rivolta dei gestori e (soprattutto) dei bagnanti non deve far scordare il rispetto della legalità. In attesa che si trovi una soluzione, la sensazione è che quest'estate i chioschi resteranno aperti. E dunque i cagliaritani potranno tornare a preoccuparsi di problemi straordinari ma ormai quasi metabolizzati: traffico spesso in tilt, cantieri che appaiono e scompaiono, parcheggi che non ci sono e che vengono comunque vietati (forse giustamente) nelle ore notturne. Al Poetto non si rinuncia. ( a. mur. )

13/04/2010