Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sant’Elia e Betile, accordo non ratificato

Fonte: La Nuova Sardegna
28 aprile 2008

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Tutto è andato secondo copione. Ieri notte il consiglio comunale non ha ratificato la firma sull’accordo di programma sulla riqualificazione abitativa di Sant’Elia, il Betile e il campus universitario. Il 28 di marzo il sindaco Emilio Floris e il presidente della Regione Renato Soru avevano siglato il documento con l’obiettivo di rilanciare tutta l’area di Sant’Elia e dare il via al campus di viale La Plaia.Il sindaco ha però tenuto a precisare, e con forza, che la non ratifica deriva solo da problemi tecnici. E che c’è la ferma volontà politica di realizzare tutte le opere contenute nell’accordo di programma «continua ad esserci», in tempi rapidi e definiti. L’opposizione, invece, è di diverso parere: «Si è trattato di una marcia indietro da parte del primo cittadino». Quest’ultimo ha ribadito anche a fine seduta che lui condivide tutte le iniziative presenti nell’accordo. Solo che, come precisato nel documento firmato il 28 marzo, l’accordo doveve essere completato da una serie di documenti indispensabili, che non sono arrivati. Mentre dell’insediamento abitativo di Sant’Elia la Giunta ha saputo solo l’8 marzo «e non c’è niente di definito». Durante il dibattito l’assessore all’Urbanistica Gianni Campus ha sottolineato come la non ratifica sia una conseguenza della ferma volontà della Giunta di conseguire gli obiettivi contenuti nell’accordo. Secondo Campus «se il documento fosse approvato con i giustificativi incompleti sarebbe frenato da una serie di incompletezze». Mentre «in questo caso la non ratifica significa anche che saranno presi una serie di impegni precisi da parte della Giunta per portare avanti tutte le opere contenute nel documento firmato dal sindaco». Durante il dibattito in cui sono intervenuti quasi tutti i consiglieri comunali la minoranza (che ha presentato un emendamento, poi bocciato dalla maggioranza) ha fatto presente che le stesse difficoltà tecniche c’erano anche il 28 marzo quando il primo cittadino ha firmato. Per questo motivo: o Emilio Floris ha peccato di insipienza, oppure ha cambiato opinione strada facendo. Ed è questa la tesi sostenuta dall’opposizione che ha ricordato come il giorno delle due comunicazioni giudiziarie ad altrettanti funzioari del Comune per la questione di Tuvixeddu (i lavori sul parco archeologico), il primo cittadino abbia espresso una forte contrarietà verso la Regione. In particolare il sindaco, ha ricordato l’opposione, aveva accusato la Regione di aver tradito la fiducia politica da lui riposta firmando l’accordo di programma. E che questo nuovo scenario modificava la situazione. Da queste considerazioni l’oppsizione deduce il cambiamento di atteggiamento, unito anche alla pressione di due forze politiche della maggioranza: Udc e An, contrarie sin dall’inizio all’accordo. Inoltre l’opposizione ha rimarcato la pesantezza delle affermazioni contenute nella relazione dei funzionari che hanno dato parere negativo sulla possibilità di ratifica. In questo documento si sottolinea la «totale mancanza degli elementi di natura tecnica, economica e urbanistica» in grado di permettere la ratifica dell’accordo. Ma, si domanda l’opposizione, come è possibile pensare che con giudizi così negativi e legati alla mancanza di tutto, sia possibile accelerare, pur non firmando, la realizzazione delle opere. Oltre al datto che il sindaco viene indirettamente sfiduciato. La maggioranza, invece, ha ripreso gli argomenti sulla mancanza di documentazione. È stato sottolineato come nello stesso accordo di programma sia indicata la necessità di «definizione e risoluzione di tutti gli aspetti politici e amministrativi», posta come condizione indispensabile per ratificare l’accordo da parte del consiglio comunale. Va anche detto però, che negli stessi gruppi che reggono l’esecutivo ci sono state posizioni differenti sul giudizio delle opere da realizzare. In particolare per il museo Betile vi sono stati commenti negativi da parte dell’Udc e di An (quest’ultima non aveva nemmeno votato, a suo tempo, il mandato al sindaco per la firma dell’accordo). Durante il dibattito vi sono state una serie di contestazioni da parte di un gruppo di precari ex dipendenti del Comune, che pensavano che ieri si sarebbe discusso del loro problema. A fine seduta il sindaco Floris ha ribadito la volontà di perseguire gli obiettivi senza alcun tentennamento. In ultimo la votazione della delibera per la non ratifica, passata con 21 sì, 13 no e 3 astenuti.