La Regione stanzia 30 milioni per la lotta alla povertà nell'Isola
La Regione rilancia i contributi per la povertà. Stanziate risorse per abbattere i costi di acqua, gas e energia elettrica.
La Giunta mette in campo 30 milioni per contrastare la povertà nell'Isola. Per le famiglie in difficoltà, arrivano contributi per abbattere i costi di acqua, gas ed energia elettrica. Previsti sussidi per persone in condizioni di povertà e per garantire la retribuzione di lavori socialmente utili. Buone notizie anche per le 2868 famiglie sarde con quattro o più figli a carico, che riceveranno un contribuito una tantum di mille euro. Il provvedimento, approvato martedì scorso dall'esecutivo, è stato presentato ieri dall'assessore regionale della Sanità e assistenza sociale Antonello Liori, promotore della proposta.
I DETTAGLI Nel giro di un mese, la somma stanziata sarà girata ai Comuni che la erogheranno in base alle tre linee d'intervento previste. La prima: arrivano sussidi per persone e famiglie in condizione di accertata povertà; quindi, seguiranno i contributi (fino a 500 euro mensili) per abbattere i costi di acqua, luce e gas per coloro che posseggono redditi pari alla soglia di povertà calcolata secondo l'Indice della situazione economica equivalente (Isee); il terzo intervento previsto è un sussidio fino a 800 euro mensili per retribuire servizi utili alla comunità.
LA REGIONE «Abbiamo confermato il provvedimento dell'anno scorso», ha detto Liori, «aumentando lo stanziamento del 50 per cento, portandolo così da 20 a 30 milioni di euro per far fronte a una situazione di disagio sociale che nell'isola è ancora preoccupante. Nel perseguire il modello di politiche sociali che hanno l'obiettivo di prendersi cura delle persone in difficoltà per migliorare la loro condizione di benessere e favorire il loro accesso ai beni e servizi, offrendo anche opportunità di sviluppo, si rende necessario programmare interventi come questo, di politiche sociali e del lavoro, che abbiano significative ricadute in campo sociale, lavorativo, scolastico e abitativo».
I 30 milioni di euro stanziati saranno così ripartiti tra i Comuni: assegnando il 35 per cento in parti uguali, un altro 35 per cento sulla base del numero dei residenti e il 30 per cento secondo il numero dei disoccupati risultanti alla data del 31 dicembre 2008.
SERGIO ATZENI
08/04/2010