Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Sui baretti del Poetto chiediamo da anni che intervenga la Giunta»

Fonte: La Nuova Sardegna
6 aprile 2010

MARTEDÌ, 06 APRILE 2010

Pagina 2 - Cagliari

Tavolacci (Udc): «Troppi ritardi e inadempienze» Scano: «Si va solo sull’onda della provvisorietà»

CAGLIARI. «Noi siamo due anni che come commissione chiediamo delle norme transitorie per risolvere la questione dei baretti del Poetto», afferma Massimiliano Tavolacci, Udc, presidente della commissione comunale consiliare all’Urbanistica e ambiente. Per Andrea Scano, Pd e vice presidente dell’organismo consiliare, «la Giunta continua ad andare avanti sull’onda della provvisorietà. E questo viene fatto in tutte le sue manifestazioni. La storia dei baretti è l’ultimo esempio: manca qualsiasi pianificazione».
Nei giorni scorsi il sindaco Emilio Floris era stato chiamato in causa durante un incontro tra i responsabili dei baretti e la commissione comunale consiliare alle Attività produttiva (presieduta da Paolo Casu). In quell’occasione era stato chiesto al primo cittadino un intervento diretto per sbloccare la situazione dei chioschi. Su questi incombe infatti un’ordinanza di demolizione da parte degli uffici di edilizia privata del Comume e un’indagine della magistratura per occupazione illegale di suolo pubblico e abuso edilizio. L’altro ieri il primo cittadino ha precisato a La Nuova che ci sarà una norma transitoria (in accordo con la Regione) per superare la situazione, compresa la questione-estiva.
Il primo cittadino non ha accettato le critiche che raccontano che dopo l’ordine del giorno del consiglio muncipale del 4 febbraio scorso (che prevede la possibilità di una autorizzazione a tempo per i baretti, da richiedere assieme alla rimozione) l’esecutivo non si stia muovendo. E ha affermato che «in questo momento occorre buon senso da parte di tutti». Una prova di forza non andrebbe bene a nessuno. Per un motivo o per un altro, sarebbero tutti perdenti».
Da rilevare che dal primo novembre scorso l’amministrazione ha acquisito le competenze demaniali sul Poetto. Ed è anche per questo che il Municipio è intervenuto con l’ordinanza di sgombero (già scaduta). Nello stesso tempo c’è anche un altro elemento, determinante: l’assenza di norme comunali (del piano di utilizzo del litorale, Pul) di cui è responsabile lo stesso Municipio e senza il quale non è possibile avere l’autorizzazione edilizia. Mentre i titolari dei baretti avevano chiesto la realizzazione di queste norme sin dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso. (r.p.)