Se per le comunali si votasse nel 2010 l'assemblea civica conserverebbe 40 eletti
Consiglieri spaccati sull'ipotesi di dimissioni del sindaco
I consiglieri forzisti Porcelli e Tocco sono possibilisti: «Il sindaco sarebbe un ottimo candidato per Palazzo Regio». Critico il capogruppo del Pd: «Le dimissioni sarebbero l'ammissione di un fallimento».
Nessuno si stupisce, men che meno si scandalizza. Anche se non tutti ritengono probabile che il sindaco Floris, alla vigilia della chiusura delle candidature, possa far rotta sulla Provincia. Sotto sotto, specie tra le fila della maggioranza, l'ipotesi di anticipare le elezioni comunali non spaventa. E se poi ci scappasse anche l'aggiramento della legge che prevede la riduzione dei consiglieri comunali da 40 a 32 e degli assessori da 13 a 8, nessuno dei componenti dell'assemblea civica si strapperebbe le vesti.
Edoardo Tocco è uno degli esponenti del Pdl più vicini a Piergiorgio Massidda, che resta in pole position nella corsa verso Palazzo Regio: «Il discorso era stato già chiuso, Floris aveva detto di non essere disponibile - ricorda - ma io non avrei alcun problema a sostenerlo nel caso che la coalizione scegliesse lui. Per quel che riguarda le comunali, non credo ci siano i tempi per votare a maggio, assieme alle provinciali. Più probabile, nel caso uno slittamento a novembre». Maurizio Porcelli , consigliere forzista, è contrario anche a pochi mesi di commissariamento: «Se si votasse a maggio sarei disponibile. Basterebbe una leggina regionale per accorpare provinciali e comunali», fa notare, «la candidatura del sindaco a presidente della Provincia è un'ipotesi suggestiva e prestigiosa».
Dall'opposizione si nota che le dimissioni suonerebbero come un'ammissione di fallimento: «Forse il sindaco si è reso conto che governare la maggioranza consiliare in questo ultimo anno non sarà facile - dice Ninni Depau , capogruppo del Pd - per il resto non ci sono molti altri commenti da aggiungere: sono fatti interni al centrodestra». Lino Bistrussu (Riformatori), Efisio Pireddu (Udc) e Aurelio Lai (Uds) si differenziano dalla linea di altri consiglieri che, a microfoni spenti, manifestano favore all'ipotesi di elezioni anticipate finalizzate ad aggirare la norma che prevede la riduzione delle poltrone in Consiglio: «Andare a votare solo per quello rappresenterebbe un tradimento della volontà popolare e non verrebbe accettato». Più articolata la posizione di Giorgio Angius , capogruppo dei Riformatori: «Il sindaco Floris sarebbe un ottimo presidente della Provincia, ma sul tavolo ci sono altre candidature eccellenti», sostiene. «Andare a votare solo per conservare otto poltrone in più sarebbe triste. Per quel che riguarda Massimo Fantola, se volesse candidarsi a sindaco non sarebbe certo un problema aspettare il 2011». ( a. mur. )
02/04/2010