Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Sono ancora troppi gli anziani dimenticati»

Fonte: La Nuova Sardegna
2 aprile 2010

VENERDÌ, 02 APRILE 2010

Pagina 1 - Cagliari

In città c’è uno degli indici di vecchiaia più alti d’Italia, ma mancano politiche in grado di valorizzare i loro saperi e conoscenze 



Marco Espa (Pd): «Proteggere i disabili della terza età e migliorare la qualità della vita di tutti»




ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. In città vi sono 847 anziani con disabilità che resteranno senza assistenza per mancanza di finanziamanti regionali. Da qui la richiesta al sindaco Emilio Floris avanzata dal Pd comunale (Marco Espa primo firmatario) di concedere altri 550mila euro per permettere a queste persone, che per reddito non possono permettersi interventi privati, di migliorare la loro qualità della vita.
A Cagliari vi sono quasi due anziani con oltre 65 anni di età per ogni bimba o bimbo, ragazza e ragazzo che ne abbia meno di 15. L’indice di vecchiaia (che mostra il rapporto tra queste due fasce di popolazione) è in città di 177, a livello nazionale la media è di 131 e in Sardegna è di 116. In generale al sud questo parametro è minore, mentre nel capoluogo dell’isola l’esodo avvenuto negli ultimi vent’anni (soprattutto a causa degli alti costi delle case e dei fitti) ha accentuato il problema. Nello stesso tempo la bassa natalità che vede l’Italia tra i fanalini di coda a livello europeo (per mancanza di servizi adegauti, asili nido ecc., per l’infanzia; e di una legislazione più avanzata in difesa della donna che lavora) e l’aumento della speranza di vita hanno contribuito a creare la situazione che conosciamo.
«Il probema - sottolinea Espa - è che in Italia, nel 2000 la percentuale di persone al di sopra dei 65 anni era pari al 21 per cento, nel 2020 sarà del 30 e nel 2040 del 40 per cento. E Cagliari non fa eccezione. Questo significa che bisogna intervenire con politiche che vadano oltre la disabilità. Inananzi tutto per miglirare la qualità della vita delle persone. In secondo luogo perchè con una azione di prevenzione socio-culturale ad ampio raggio, gli interventi sulla disabilità grave diventeranno meno». Secondo Espa «gli anziani sono un patrimonio di saperi e di conoscenze abbandonato e lasciato ai margini della città». Insomma occorrerebbe un po’ di fantasia e di progetti in grado di coinvolgere tutta l’amministrazione (dalla Cultura all’Urbanistica, dal Decentramento al Traffico, dall’Istruzione allo Sport), con una pianificazione di medio e lungo termine. «In pratica - continua Espa - va ripensato il modo di abitare la città e i modi con cui questa permette di essere vissuta».
Tornando agli anziani in difficoltà, a seguito della legge regionale per i progetti personalizzati legati alla disabilità e dopo le ultime battaglie fatte in Regione anche da Espa (che è sia consigliere comunale che regionale), Cagliari avrà un finanziamento aggiuntivo di 1.093.500 euro. «Tutto questo, però, a fronte di un reale fabbisogno di 2.098.000 euro per tutti i 2098 cittadini con disabilità», spiega Espa. Inoltre secondo le disposizioni regionali (che prevedono il finanziamento degli anziani solo a un determinato grado di disabilità), su 1152 anziani cagliaritani con problemi, «ben 847 restano fuori dallo stanziamento integrativo, con circa 100 ore di assistenza ciascuno in meno all’anno». In questo quadro e visto che il Comune ha avuto «un finanziamento regionale per la disabilità di 8.551.557 euro, la necessità di integrare con fondi comunali la residua somma di contributo pari a soli euro 550.550».