Il sopralluogo. Dopo le proteste dei residenti ieri la commissione Lavori pubblici ha visitato il cantiere
Valutare l'andamento dei lavori, comprendere le ragioni che hanno determinato il ritardo nell'ultimazione dell'opera e sondare gli umori dei residenti dopo la manifestazione di protesta di sabato scorso indetta dal Pd. Questi, in sintesi, gli obiettivi dell'accurato sopralluogo (circa due ore) effettuato ieri nel cantiere di piazza Maxia dalla commissione Lavori pubblici del Comune.
LA VISITA Alle 9, all'ingresso del cantiere, si sono presentati anche l'assessore all'Urbanistica Gianni Campus, il presidente del Consiglio comunale Sandro Corsini, diversi consiglieri della Circoscrizione 5 e alcuni tecnici. Numerosi i residenti che si sono avvicinati per dire la loro. Il compito di informarli sullo stato del cantiere è spettato alla direttrice dei lavori Fernanda Gavaudò (architetto dell'assessorato al Verde pubblico). «La piazza sarà ultimata entro il 28 maggio - ha assicurato -. Tra dieci giorni inizieranno i lavori per la realizzazione di un pozzo da cui verrà attinta l'acqua per le aiuole e le piante di via della Pineta. Successivamente sarà creata la nuova area-cani». L'architetto ha annunciato anche che a breve saranno creati una decina di parcheggi, venendo così incontro alle esigenze dei commercianti. «I nuovi stalli - ha spiegato - saranno tracciati a lisca di pesce sul lato lungo esterno». Una delle due corsie in salita che da via Pessina conducono a via della Pineta sarà dunque trasformata in area di sosta.
Un'altra novità riguarda i residenti del palazzo attiguo al bar, che da otto mesi non possono utilizzare i garage per la presenza del cantiere. «A breve il passaggio sarà liberato - ha annunciato Gavaudò - ma chiediamo ai cittadini di non transitare con mezzi pesanti per almeno due mesi per consentire al massetto di maturare». In serata si è riunito anche il comitato spontaneo dei residenti di piazza Maxia. Nei prossimi giorni i cittadini formalizzeranno ai membri della commissione le loro proposte finalizzate a ridurre i disagi e migliorare un progetto definito «troppo impattante». Numerose le carenze individuate, a cominciare dall'esiguo numero di alberi impiantati (appena 9 a fronte dei 40 di prima) fino alla difficoltà per i disabili di accedere alla piazza.
GLI ESPOSTI Critiche anche da parte del Wwf che per bocca del referente regionale Luca Pinna ha annunciato un doppio esposto a Procura e Corte dei Conti. «Destano non poche perplessità - afferma Pinna - sia le modalità di esecuzione delle opere, che i tempi dato che i lavori dovevano concludersi il 3 dicembre. I risultati sino ad oggi ottenuti, tra l'altro, deludono ampiamente le nostre aspettative. Piazza Maxia è costata 1,3 milioni di euro ma per ora quello che si vede è solo un grande catino di calcestruzzo dove le piante di agrumi hanno preso il posto delle jacaranda».
PAOLO LOCHE
02/04/2010