DOMENICA, 28 MARZO 2010

Pagina 1 - Cagliari



«Caro Renato, stavolta ti tocca». E lui: «No, grazie»




CAGLIARI. Graziano Milia parlava di Tuvixeddu, della medievale Santa Igia sepolta dai supermercati di Santa Gilla, di questa città dominata da una classe dirigente formata da costruttori edili e legata alla loro lobby. Sembrava un intervento normale, polemicamente controllato. Ma proprio sul finire del discorso, durato pochi minuti, il presidente della Provincia ha lanciato l’idea destinata a infiammare l’uditorio di Sardegna Democratica e a suscitare interrogativi. Si è voltato, si è rivolto sorridendo a Renato Soru e con l’ex governatore che s’accartocciava sulla sedia gli ha detto: «Qui non bisogna più pensare alla città ma cominciare a pensare la città... e questa volta credo che ti tocchi, Renato. Sì, ti tocca candidarti a sindaco di Cagliari». Dalla platea un boato tra sorpresa e approvazione, Soru ha sorriso guardando il pavimento, poi non ha dato seguito a quella che è parsa come un’investitura ufficiale, arrivata dall’area del Pd più lontana dalla sua: «Grazie, ma ho già detto che non sono candidabile a niente».
Forse Milia ha lanciato l’idea a titolo personale, trascinato dalle turbolenze legate alla propria candidatura per la Provincia e a chi la contesta per via dei recenti inciampi giudiziari. Ma l’uscita pubblica sembra aver aperto - insieme a un possibile accordo di scambio elettorale - uno scenario inedito e un dibattito finalmente interessante che si proietta fino all’estate del 2011, quando Emilio Floris completerà il suo terzo mandato di sindaco e i cagliaritani decideranno la successione. Pesa sul suo capo il procedimento penale per il caso Saatchi & Saatchi, ma da qui a un anno la vicenda potrebbe anche definirsi e quel punto la proposta di Milia acquisterebbe peso e validità anche nelle altre aree del partito. (m.l)