Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il tunnel di via Roma bocciato dall’università

Fonte: La Nuova Sardegna
26 giugno 2008

GIOVEDÌ, 26 GIUGNO 2008
Pagina 2 - Cagliari

E da luglio il biglietto unico bus-metropolitana






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CAGLIARI. Due le novità su traffico e viabilità. La prima, da martedi 8 luglio ci sarà il biglietto unico per i bus del Ctm e la metro leggera, lo ha deciso l’assessorato regionale ai Trasporti. La seconda novità, riguarda il tunnel di via Roma, progetto pensato dal Comune, e oggi bocciato dalla facoltà di Ingegneria durante un convegno organizzato dal Partito Democratico: «È inutile e costoso. Gli studi preliminari dicono che il rimedio sarà peggio del male».
‹‹Il tunnel Non serve. Peggio: ci troviamo di fronte a quei casi in cui il rimedio è peggio della malattia››. Giudizio secco che non ammette repliche, scandito durante l’incontro sulla viabilità organizzato dal Partito democratico. Si dirà: da un’assise politicamente e chiaramente schierata non ci si poteva certo attendere una valutazione positiva. Peccato che la stroncatura dell’ambizioso progetto pensato e sponsorizzato dal sindaco Emilio Floris sia arrivato per bocca di Gianfranco Fancello. Che di tessere politiche, in tasca, non ne ha. In compenso, è un docente della facoltà di Ingegneria e negli ultimi mesi ha trascorso parecchio temo dietro ad una marea di simulazioni, nel tentativo di capire se fosse necessario o meno un intervento così radicale. E costoso: centoventicinque milioni di euro per scavare un tunnel da via Sant’Agostino a viale Colombo. Lunghezza, ottocento metri. Scarsi. Obiettivo dichiarato: snellire il traffico ma, soprattutto, annientare quella cesura che da troppi anni separa il quartiere della Marina dal porto, Vale a dire quelle dodici corsie occupate da auto e bus ed equamente suddivise tra lato porto e lato portici. Ma sul serio, si è chiesto il team di studiosi guidato da Fancello, la soluzione proposta dal Comune è quella più adatta? La risposta, secondo quanto emerge dagli studi, è una sola: un secco no. ‹‹La mole di traffico che ogni giorno si riversa in via Roma non diminuirebbe - ha detto Gianfranco Fancello - anche perché in ogni caso transiterebbe sotto il livello stradale. Il problema però si pone quando prendiamo in considerazione i flussi delle altre strade d’accesso, da via Sant’Agostino a via Bacaredda, oltre che nelle vie adiacenti: in questo caso, assisteremo a un incremento notevole di traffico. Per la precisione, e solo per fare due esempi, si parla di un incremento del 15 per cento in via Sant’Agostino, con punte del 30 in viale Colombo››. La situazione non migliora nemmeno quando gli esperti hanno preso in considerazione i flussi di traffico nel lato portici: ‹‹Ad oggi, nelle ore di punta si toccano picchi di duemilacinquecento automobili al giorno. Con il tunnel - ha aggiunto Fancello - si passerebbe a duemilatrecento. Vale la pena, allora, realizzare un’opera così invasiva per ottenere un risultato del genere? Ricordiamo anche il fatto che non parliamo di un progetto flessibile, da modificare tra qualche anno in base alle esigenze: quando si decide di realizzare un intervento del genere, lo si fa quando si è sicuri che la sua valenza possa mantenersi tale per diversi decenni››. Ma allora, come si risolve un problema che effettivamente esiste? Il gruppo di lavoro messo in piedi da Fancello propone due soluzioni. La prima, più fattibile, prevede il completamento dell’asse mediano fino alla circonvallazione di via San Paolo. La seconda invece prevede interventi sull’asse di Tuvumannu-Tuvixeddu ma anche quella si sa è un’area a rischio. (ps)