Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Grande fratello controlla la città

Fonte: L'Unione Sarda
25 marzo 2010

La novità. Accordo tra Ctm e Comune per installare i nuovi impianti nei punti strategici del capoluogo e dell'hinterland
Entro fine anno saranno 89 le telecamere in funzione
Con 29 milioni di euro Ctm e Comune, in accordo con la prefettura, hanno incrementato i sistemi di sicurezza sui mezzi pubblici e sulle arterie del capoluogo e dell'area vasta.
Cagliari è la città più cablata d'Italia e presto sarà anche la più sorvegliata. Oltre alle 24 telecamere già installate nei punti strategici, presto nel capoluogo e nella sua area vasta ne verranno sistemate altre 65. Per il momento vengono utilizzate per il controllo del traffico e dei movimenti dei bus del Ctm. Le apparecchiature video non sono l'unica novità nell'accordo tra la società che gestisce il trasporto pubblico e il Comune. Con i circa 30 milioni di euro ottenuti con i finanziamenti Por, saranno incrementati i sistemi di sicurezza a bordo degli autobus.
IL CTM Ezio Castagna dirige da anni il Ctm, una società che nel mondo è considerata un esempio da seguire nel settore della mobilità pubblica. Entro luglio circoleranno sulle strade cagliaritane e dell'hinterland 170 nuovi bus. Mezzi dotati di tutte le diavolerie elettroniche messe a disposizione del mercato. Con un obiettivo: migliorare il servizio per la soddisfazione dei clienti. E proprio in funzione dei passeggeri sono orientati gli sforzi economici del Consorzio mobilità e trasporti. «Con 10 milioni ottenuti con i fondi Por (Programma operativo regionale) 2000-2006, in accordo con il Comune e sotto la super visone della Prefettura abbiamo acquistato e installato 24 telecamere. Ognuna costa circa 5 mila euro e trasmette immagini a colori ad alta definizione, 30 fotogrammi al secondo. Sono apparecchiature brandeggianti sistemate nei punti critici per il traffico automobilistico cagliaritano». A cosa servono? «Ci permettono di conoscere in tempo reale l'afflusso nelle arterie cittadine, in modo da poter prendere tutti gli accorgimenti necessari per evitare o limitare i ritardi alle fermate». Chi controlla i filmati delle telecamere? «Le immagini vengono trasmesse nei video wall (muri di video) in due sale operative: la nostra è in viale Trieste, l'altra è in via Crespellani e viene gestita, con fini strettamente legati al traffico automobilistico, dagli agenti della Polizia municipale». Non c'è il rischio di invadere la privacy dei cagliaritani? «No, le immagini sono registrate, ma sono ad uso esclusivo della magistratura e di Polizia e Carabinieri. Solo loro possono entrare in possesso dei file. Stesso discorso per le telecamere installate sugli autobus, che possono essere acquisite solo dalla prefettura, l'unica a essere in possesso della chiave dei registratori. Non vedo - spiega Castagna - alcun problema per i cittadini. Anzi, si sentiranno più sicuri sapendo che è aumentata la vigilanza». E per rafforzare la tesi il direttore del Ctm espone uno studio effettuato da un'Università romana. «Un'indagine ha dimostrato che oltre il 70 per cento degli intervistati è disposto a rinunciare alla privacy per la sicurezza».
PIÙ SICUREZZA Castagna e l'assessore comunale al Traffico Maurizio Onorato sono riusciti a scavare tra le pieghe del bilancio per ottenere un ulteriore cospicuo finanziamento Por. «Ci hanno assegnato altri 19 milioni di euro che investiremo per la tranquillità di passeggeri e automobilisti. Con la sovvenzione acquisteremo altre 65 telecamere: 30 le piazzeremo a Cagliari, le restanti nell'hinterland cittadino». Soldi veri o sogni? «Denari che stiamo già utilizzando e che dovremo aver completamente speso entro il 30 settembre dell'anno prossimo. Se così non dovesse essere dovranno essere restituiti sino all'ultimo centesimo».
TECNOLOGIA Non solo telecamere. Con il nuovo finanziamento Por verranno potenziati anche altri sistemi di sicurezza. «Con 2 milioni di euro abbiamo installato sui bus il Gps e la Radio Tetra, un sistema di trasmissione utilizzato da polizia e carabinieri che lavora su frequenze dedicate senza vincoli». Tradotto? «Non esisteranno più coni d'ombra: ogni mezzo sarà sempre in contatto con tutti i mezzi della Polizia municipale, in modo da accelerare i tempi di intervento in caso di necessità». Perfetto, ma cosa manca al Ctm? «Che i politici e i cagliaritani si rendano conto che hanno a disposizione il top in fatto di trasporto pubblico».
Ma serve più coraggio: molte zone della città andrebbero vietate alle auto. A favore di bus e biciclette. Ora non ci sono più scuse.
ANDREA ARTIZZU

25/03/2010