Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Amarsi a New York, che swing!

Fonte: L'Unione Sarda
22 marzo 2010

Wayne Marshall guida l'orchestra del Lirico in una intrigante commedia di Bernstein
È l'inno a New York, al mito della grande mela. Wonderful Town per Leonard Bernstein era il modo di reagire alle ombre del maccartismo, riportando in scena il suo particolare linguaggio musicale a metà tra musica sinfonica e jazz.
Per l'orchestra di Cagliari e il coro, che Wayne Marshall guida con disinvolta scioltezza, è una sorta di avventura musicale, fuori dagli ordinari standard e stilemi. Stile nuovo in cui non hanno mancato di muoversi con divertita partecipazione. Anche perché questa commedia musicale in fondo regge bene alla prova della forma di concerto, con cui venerdì e sabato è arrivata al Lirico di Cagliari. È musica godibile, sapientemente costruita con l'arte tipica di Bernstein. Un misto di swing e ritmo per una storia che, non potendo contare su scene e costumi, affida il filo conduttore alla voce narrante di Gisella Vacca. Al resto pensano le canzoni affidate alle voci naturali, senza impostazione lirica dei solisti.
Dopo le prime note in platea non manca qualche disorientamento. Ma basta poco perchè ogni perplessità scompaia. Marshall e i solisti trascinano il pubblico tra applausi e risate. A dispetto del fatto che non ci siano le scene, i cantanti non rinunciano al loro ruolo di attori: recitano e cantano come nella migliore tradizione del musical, affidandosi a voci e doti interpretative non convenzionali. I tre protagonisti, le due sorelle Sherwood: Ruth (Kim Criswell) e Eileen (Olga Listova) e Robert Baker, il giornalista con cui Ruth troverà l'amore (Sébastien Lemoine) si dimostrano, insieme agli altri interpreti che si prestano a vestire panni di volta in volta differenti, una compagnia di canto rodata, che ha tempi scenici efficaci e equilibrio. Dove emergono la leggerezza frizzante di Zachary Halley (Tour Guide, Frank Lippencott), le ombreggiature scure di LeRoy Villanueva (Wreck, Chick Clark, Editor), di fianco a Vincent Ordonneau (Lonigan).
L'insieme diventa così un bello spaccato della musicalità degli anni 50, con le sue idee di spettacolo insieme ingenuo e grandioso. Idee che trovano realizzazione in questo musical scritto da Bernstein nel 1953 che racconta la conquista di New York da parte di due ragazze venute dall'Ohio alla ricerca del successo.
Dentro c'è tutto Bernstein, il suo essere personaggio di frontiera, musicista trasversale, aperto verso il mondo, verso il pubblico di ogni tipo. Emerge in pieno il suo tipico senso della melodia e del ritmo uniti alle citazioni del repertorio classico.
L'insieme è uno spettacolo dai toni singolari con momenti ora esilaranti ora romantici. L'informalità contagia anche il coro e l'orchestra; con i musicisti che si interrompono per applaudire anche loro i cantanti o le coriste che si lanciano a seguire con i movimenti i ritmi della conga. Un successo per la rappresentazione cagliaritana.
GRECA PIRAS

21/03/2010