Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Abusivi negli edifici a cinque stelle

Fonte: L'Unione Sarda
22 marzo 2010


Il caso. Ex Cral Comune, Scuola Mereu, ex Cral Marina: immobili importanti che da anni non si riesce a valorizzare

Occupati da senzatetto tre luoghi di pregio della città
Tre assessori comunali al Patrimonio non sono riusciti a trovare una soluzione per valorizzare il bel complesso di viale Regina Elena progettato da Badas. Nel frattempo è stato occupato da senzatetto.
«Stiamo decidendo che cosa farne, troveremo una soluzione entro l'estate». Disse così Gianni Chessa negli ultimi giorni di regno all'assessorato al Patrimonio. Era la fine di gennaio del 2008 e di lì a pochi giorni l'ex esponente dell'Udc avrebbe lasciato la Giunta cedendo il posto a Luciano Collu. Che sedici mesi dopo disse più o meno le stesse cose: «Dobbiamo decidere la destinazione». A fine 2009 nuovo cambio di poltrona: arriva Patrizio Mulas. Che ieri, 20 marzo, ripeteva esattamente le stesse cose: «Sto valutando con attenzione»
OCCUPAZIONE ABUSIVA Il fatto è che mentre gli assessori riflettevano, il complesso della ex Cral del Comune, ottimo esempio di architettura razionalista firmato negli anni '30 da Ubaldo Badas, veniva occupato dagli abusivi. Entrati dai cancelli di viale Regina Elena e di S'Avanzada pochi mesi dopo l'uscita dei gestori del Charanga, l'ex circolo Aics dichiarato defunto nel 2005. Uno sfratto deciso perché la commissione Patrimonio del Consiglio comunale, poi lo stesso Consiglio, avevano fatto una saggia considerazione: non fruttava un euro. «È uno scandalo», dissero.
Giusto. Peccato che a cinque anni di distanza l'area - quattro edifici di dimensioni diverse, giardino, cortile, garage -continua a non fruttare un soldo e, rispetto a prima, è in totale abbandono. Anche i propositi di affittarla a 40 mila euro all'anno, annunciati dallo stesso Chessa, sono rimasti sulla carta. Collu non ci ha nemmeno provato: «Prima bisogna trovare una sistemazione agli abusivi». Loro, gli occupanti, non hanno fretta: d'estate montano una piscina in giardino e si godono il piccolo privilegio di vivere lì. Del resto case per i senzatetto non ce ne sono.
Sull'edificio più grande, quello che ospitava la scuola Mereu, almeno una decisione c'è: ospiterà la Città dei bambini, hanno annunciato all'assessorato alle Poliche sociali. Per ora è occupata anche quella.
154 CASE OCCUPATE Certo è che l'occupazione abusiva, a Cagliari, è il metodo più semplice per ottenere un alloggio: si evitano attese, si superano file, si saltano fastidiosi passaggi burocratici. Basta aspettare la segnalazione giusta - ad esempio un anziano che viene ricoverato in ospedale - ed avere qualcuno che sfonda la porta e cambia la serratura, e il gioco è fatto. A quel punto, se in casa c'è un minore, un anziano o un disabile, è quasi impossibile essere mandati via senza ottenere una contropartita. Ed è per questo che, secondo il Comune, risultano occupati abusivamente 132 appartamenti comunali, mentre altri 22 sono abitati da assegnatari dichiarati decaduti per morosità (secondo un'indagine Dexia-Censis-Federcasa, Cagliari figura al terzo posto della classifica nazionale con un tasso di morosità del 44 per cento, contro il 15,9 della media italiana).
VIA DEI CONVERSI Non hanno fretta nemmeno gli occupanti della palazzina di due piani di via Dei Conversi. Anche quello era un Cral (Marina Militare) anche quello è un pezzo pregiato nel mercato dell'abusivismo per necessità. Terreno di oltre 1.400 metri quadri alle pendici di Monte Urpinu, vista sul parco di Molentargius, quando l'hanno occupato ci hanno trovato ancora il banco bar e il biliardo che allietava le serate dei militari. Al primo piano ci vive una coppia, al piano terra un loro parente stretto. Nel giardino, tra carcasse di auto e scooter e un barbecue per gli arrosti estivi, c'è un orto dove coltivano pomodori e zucchine, giusto per soddisfare le esigenze della famiglia. La corrente elettrica arriva grazie a un generatore, l'acqua ha un'origine misteriosa. L'edificio passerà alla Regione (poi al Comune) nell'ambito del programma di dismissioni dei beni militari. Nel frattempo, siccome la Marina non la usa e la Regione non l'ha ancora ricevuta, la palazzina resta terra di nessuno.
L'ASSESSORE Ma se sui beni militari c'è una giustificazione, per il Comune è più difficile capire come mai ci siano ancora beni inutilizzati, infruttuosi, abbandonati. E lo è soprattutto perché nel 2003 l'amministrazione ha speso 1,2 milioni di euro per realizzare il primo vero inventario del suo patrimonio e oggi - lo dissero pubblicamente sia Tonio Melis, che commissionò l'inventario, che Gianni Chessa - sa esattamente che cosa possiede e quanto vale e come può valorizzarlo. Per questo sorprende che ancora oggi Patrizio Mulas, assessore da poco meno di tre mesi, dica ancora: «Sto cercando di avere un'idea complessiva del patrimonio di Cagliari ma alcuni colleghi di Giunta, che detengono ancora dei cespiti, sono poco collaborativi». E il censimento? «Incompleto», confessa. Dunque non era vero che il Comune era nelle condizioni di vendere o valorizzare. E gli appartamenti occupati, l'ex Cral, l'ex scuola Mereu? «Facciamo controlli puntuali, sappiamo chi ha diritto, ma spesso gli abusivi non possiamo mandarli via. L'ex Charanga? Stiamo cercando una soluzione alternativa per gli occupanti». Proprio come due anni fa.
FABIO MANCA

21/03/2010