Rassegna Stampa

Il Sardegna

Il Consiglio entra nella necropoli «Ora parco e accordo coi privati»

Fonte: Il Sardegna
18 marzo 2010

Il sopralluogo. Commissioni regionali Ambiente e Urbanistica a Tuvixeddu, patto bipartisan sul colle

Maggioranza e opposizione: risolvere la querelle e aprire questo patrimonio al pubblico

Ennio Neri ennio.neri@epolis.sm ¦

L'imperativo è acquisire altre aree. Sarà la suggestione dei luoghi e il fascino della necropoli al tramonto. Ma il coro che arriva dal colle di Tuvixeddu, dopo il sopralluogo delle commissioni regionali Urbanistica e Ambiente nel parco archeologico è pressoché unanime. Tutti, destra e sinistra, si son detti d'accordo sulla necessità di aprire al pubblico il parco il prima possibile di arrivare in tempi brevi ad una soluzione, sulla base dall'ordine del giorno votato il 5 marzo dal consiglio regionale.
I CONSIGLIERI si danno appuntamento all'ingresso di via Falzarego alle 16. Le commissioni hanno avuto modo di osservare da vicino la necropoli (sia il parco archeologico che quello ambientale) villa Mulas e il nuovo museo archeologico. A fine visita i consiglieri si concedono volentieri ai taccuini. «Tutta la Sardegna deve godere di questo bene culturale di inestimabile valore», spiega Mariano Contu, Pdl, presidente della commissione Ambiente, «abbiamo le idee più chiare. E decideremo in commissione quali aree acquistare ». «Un grande patrimonio archeologico, ma accanto a legittimi interessi dei privati che vanno soddisfatti», spiega Matteo Sanna, Pdl, presidente della commissione Urbanistica, «chi amministra deve fare delle scelte. Di sicuro non può rimanere in queste condizioni, chiuso al pubblico e coi danni che corrono per il privato. Noi abbiamo votato un ordine del giorno, ora la decisione spetta alla giunta».
L'OPPOSIZIONE guarda con decisione all'ampliamento del parco. «Servono risorse e strumenti legislativi per acquisire nuove aree», spiega Luciano Uras, Sinistra e libertà, «anche da qui passa il futuro dell'Isola ». «L'ordine del giorno ha stabilito le linee guida», chiarisce Marco Espa, Pd, «Tuvixeddu non faccia la fine del Betile. Non è possibile che in questa città si parli solo di piccole speculazioni ». Anche Chicco Porcu, Pd, ha chiesto di valutare con attenzione l'ipotesi dell'acquisizione delle aree.
IN MATTINATA una delegazione di Legambiente ha partecipato alla seduta della commissione Urbanistica per essere sentita sulla questione Tuvixeddu. Il presidente Vincenzo Tiana ha illustrato con un intervento le osservazioni dell’associazione sulle necessità di una maggiore tutela paesaggistica, archeologica e storico-culturale dell’intero compendio Tuvixeddu-Tuvumannu, mentre l’archeologo Alfonso Stiglitz ne ha evidenziato le peculiarità archeologiche.


La curiosità

Il Comune ordina: «Fuori la stampa»
«Motivi di sicurezza» ¦
¦ Il Comune, responsabile dei lavori del parco archeologico, ha deciso di tenere lontano dal cantiere i giornalisti. Dentro soltanto i consiglieri regionali. «Per motivi di sicurezza», ha chiarito Giancarlo Manis, del Comune. Accesso consentito soltanto ai consiglieri regionali. E ai loro collaboratori. Ma non ai giornalisti.


La chiave

Gennaio, delibera sul patto del 2000 ¦
¦ Il 26 gennaio la giunta Cappellacci ribadisce con una delibera la volontà di rispettare l'accordo di programma del 2000.

Marzo, la decisione dell'Assemblea ¦
¦ Il 5 marzo il consiglio regionale vota un ordine del giorno all'unanimità per arrivare, con una legge, all'acquisto di nuove aree.

Una prima bozza per la trattativa ¦
¦ Spunta fuori una bozza di trattativa: 15 milioni di euro per inserire nel parco altri 3 ettari di colle.

Il soprintendente: forse nuove tombe ¦
¦ Il Sovrintendente Marco Minoja lunedì ha ammesso: «Tombe nell'area dell'edificazione? Non si può escludere».

Una soluzione ambientalista ¦
¦ Legambiente ha consegnato una relazione nella quale si auspica l’applicazione rigorosa del Codice del paesaggio, per tutelare Tuvixeddu e Tuvumannu.