Piccola città
Claudio Cugusi
La municipalità di Pirri ha proposto ieri al Comune di intitolare una nuova strada a Francesco Masala, l'intellettuale sardo scomparso tre anni fa. Intuizione perfetta: Masala, che forse non avrebbe gradito, contrario com'era ai formalismi e all'idea stessa di Autorità, merita certamente una strada di Cagliari. E la merita per quello che è stato in vita: per le sue denunce, per i suoi libri, per le sue poesie, per i suoi valori. Per il suo essere così anticonformista: un esempio per chi ancora ha voglia di esempi e di modelli. È la zona scelta dalla municipalità di Pirri, una nuova strada di una zona nuova di Barracca Manna, che stride con la figura di Masala. Probabilmente, nemmeno di questo all'uomo che ha puntato il dito contro la Guerra e chi la decide gli importerebbe. Ma chi lo ha conosciuto, rispettato e studiato pensa che al signore di Arasolè gli si debba altro. Un altro luogo. Un luogo alto e solitario di Cagliari, da dove si possa scrutare l'intero Campidano come le ciminiere della Saras, le servitù militari che ancora circondano la città e la Sardegna, le fabbriche agonizzanti da dove sale il lamento dei padri di troppi famiglia senza lavoro. Quelli invisibili della tenda di via Roma e quelli più visibili ma altrettanto disperati che occupano l'ex carcere dell'Asinara dando vita al reality più vero tra tutti i reality. I padri della cultura sarda del Novecento, se davvero sono i nostri padri, meritano luoghi evocativi almeno quanto il loro pensiero. *Giornalista