Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La giungla dei nuovi istituti superiori

Fonte: L'Unione Sarda
17 marzo 2010

La riforma. Da settembre indirizzi ridotti: scientifici in stand-by, più laboratori. Manca all'appello una scuola musicale

Un liceo delle Scienze applicate, due di Scienze umane

Pronti al decollo. La riforma delle superiori targata Gelmini si prepara a varcare i cancelli delle scuole sarde, tra i dubbi dei più scettici e le speranze degli ottimisti. La cosa certa è che, entro il 26 marzo, 17 mila ragazzi di terza media dovranno scegliere dove continuare gli studi, in un liceo, in un istituto tecnico o professionale. Scelta che a Cagliari si concentra su 4 licei classici (Dettori, Siotto, Convitto, Euclide), 4 scientifici (Pacinotti, Alberti, Michelangelo, Euclide), un artistico (Foiso Fois), due pedagogici-ex magistrali (Eleonora D'Arborea, De Sanctis), 8 istituti tecnici (Deledda, Da Vinci, Martini, Bacaredda, Giua, Marconi, Buccari, Besta), 3 professionali (Azuni, Meucci, Pertini). E il liceo musicale? A Cagliari non ce ne saranno, almeno per il prossimo anno. In Sardegna l'unica possibilità sarà quella di attivare una sezione musicale nelle scuole dove già si faceva una sperimentazione del genere (a Nuoro e a Sassari), nulla a che vedere con il liceo musicale coreutico introdotto dalla riforma. Non è facile per genitori e figli districarsi fra tutti gli indirizzi offerti dai singoli istituti, anche perché se è vero che la riforma mette per la prima volta ordine in un sistema governato, dagli anni '90, da una miriade di sperimentazioni di corsi, è anche vero però che all'interno di un istituto sopravvivono ancora diversi indirizzi e settori da passare in rassegna prima di compiere la scelta definitiva. Solo a raccontare quel che c'è si perde la testa. «Tutto deve avvenire con grande tranquillità dei dirigenti, dei docenti e delle famiglie - raccomanda il direttore in pectore dell'ufficio scolastico regionale, Enrico Tocco - sarà un anno di transizione che servirà a tutti per verificare dove va la domanda dei ragazzi». Meno ore di lezione per tutti (ma di 60 minuti e non più di 50) e anche qualche materia in meno da studiare. Il tutto a partire dal primo settembre, per le prime classi.
I LICEI IN TRASFORMAZIONE Chi sceglie il liceo scientifico deve sapere che, dal prossimo anno, in teoria avrebbe due opzioni: quella ordinamentale, con più matematica e Scienze, e quella delle Scienze applicate (senza il latino e con l'informatica). In pratica però quest'ultima opzione resterà sulla carta: in nessun liceo scientifico cittadino sarà possibile attivarla (così in gran parte della provincia e della Sardegna), visto che la Regione non ha deliberato presentando entro il 13 febbraio il piano “sardo” dell'offerta formativa. «Per quest'anno siamo in stand-by», è la risposta che arriva dagli scientifici. Diventeranno invece licei delle Scienze applicate solo quei corsi e indirizzi di studio che, grazie alle sperimentazioni, erano stati configurati come licei tecnologici all'interno degli istituti tecnici: quindi a Cagliari solo il liceo scientifico tecnologico del Giua che, da sei anni, sperimentava quest'opzione. Gli altri licei delle Scienze applicate, in provincia, saranno lo Scano (Teulada) e l'Einaudi di Senorbì e Muravera.
LICEI CLASSICI Minori i cambiamenti nei licei classici: la lingua si farà in tutti i 5 anni (al Siotto continua la sperimentazione di madrelingua) e si potenzia l'area scientifica-matematica. Al Dettori - è il rammarico del preside Tito Aresu - non ci sarà più l'informatica e Storia dell'arte avrà due ore in meno, da 5 a 3. «Ancora una volta - accusa - la scuola viene coinvolta a cose fatte».
SCIENZE UMANE E LINGUISTICO È il liceo che frequenteranno gli studenti delle prime classi delle ex magistrali Eleonora D'Arborea e De Sanctis, attualmente licei socio-psicopedagogici che diventeranno entrambi licei delle Scienze umane e licei linguistici (3 lingue), questi ultimi da sempre presenti all'interno di queste scuole. Nel primo istituto sarà attiva anche l'opzione economico-sociale. «Quella delle Scienze umane prosegue la tradizione del liceo pedagogico, mentre l'indirizzo economico sociale prosegue quella sperimentazione del liceo delle scienze sociali, senza il latino - spiega la vice preside Gigliola Cocco - la nota negativa è che dai licei linguistici sparisce la musica: perdiamo un insegnamento prezioso che da 150 anni caratterizzava i nostri corsi, è un delitto per i nostri studenti».
LICEO ARTISTICO L'artistico Foiso Fois conserverà oltre il corso di 4 anni, i tre indirizzi della sperimentazione Michelangelo (architettura e arredo, grafica e pittura) e spera di attivare quanto prima almeno quello audiovisivo e multimedia.
ALTRI ISTITUTI Il tecnico Giua (sparisce l'aggettivo industriale) conferma gli indirizzi informatica e telecomunicazioni, chimica e biotecnologie. La riforma dà più risalto a laboratori, stage e tirocini in tutti gli istituti tecnici e professionali. Qualche cambiamento anche al Pertini, dove si tiene l'unico corso di moda: il corso dei servizi sociali diventa dei servizi socio-sanitari, con introduzione di chimica e fisica nel biennio.
CARLA RAGGIO

17/03/2010