Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Sardegna riparte dal turismo

Fonte: L'Unione Sarda
16 marzo 2010

A Cagliari debutto della Bitas, la prima Borsa internazionale che punta ad “allungare” la stagione

Trekking e golf: la domanda arriva dall'estero

La Regione crede nel turismo attivo. Non solo mare e spiagge, dunque. Ma anche trekking, windsurf, kayak, arrampicata, paracadutismo, golf e altro ancora. L'obiettivo è chiaro: allungare la stagione nell'Isola, sempre troppo concentrata fra giugno e settembre. La sfida è stata lanciata ieri dall'assessore al Turismo Sebastiano Sannittu, nel giorno dell'apertura della prima Borsa internazionale del turismo attivo (Bitas) alla Fiera di Cagliari. «Vogliamo costruire un'altra stagione», spiega l'assessore, «e spezzare il meccanismo che per l'84% concentra le presenze turistiche nei quattro mesi estivi». Le prospettive sono promettenti: la Regione calcola che il tasso di crescita per il turismo attivo raggiungerà almeno il 20% nei prossimi anni.
I PARTECIPANTI Le potenzialità del settore spiegano la partecipazione alla Bitas di numerosi operatori del turismo. Sono 133 i rappresentanti di strutture ricettive e 107 gli operatori di servizi turistici (agenzie di viaggio, tour organizer e società di trasporto). Sono invece 20 fra rappresentanti di consorzi, sistemi turistici locali, associazioni e fondazioni. Folto anche il gruppo di tour operator italiani e stranieri: a Cagliari sono sbarcati in 80.
IL WORKSHOP La Borsa si svolgerà fino al 18 marzo con la formula del workshop. Due i momenti principali: la contrattazione fra aziende sarde e tour operator e gli “educational tour”, organizzati in tutto il territorio regionale, per studiare l'arrampicata e il canyoning nel Nuorese e in Ogliastra, la vela a Cagliari e a Carloforte, il golf a Pula, il trekking e il kayac nel Supramonte e sul Cedrino, la mountain bike in Costa verde, Arbus e Montevecchio e il cicloturismo in Sarcidano e Marmilla.
IL MERCATO Il turismo attivo, come spiega un'analisi curata dall'Agenzia Sardegna Promozione, rappresenta un mercato in forte espansione. Rispetto alla vacanza classica, il vantaggio è garantire flussi di visitatori nell'arco di tutto l'anno. Secondo le stime del WTO (World Tourism Organisation), i tassi di crescita generati nei prossimi anni dalla vacanza attiva saranno vicini al 20%, a fronte di un 4% del turismo tradizionale. E la domanda in Sardegna arriverà soprattutto dall'estero. Fra i principali paesi di provenienza, c'è la Germania, seguita da Inghilterra, Francia, Svizzera e Spagna. Molto interessanti, conferma il rapporto, saranno gli Usa: «L'analisi dei mercati in funzione dei livelli di spesa giornaliera», conclude lo studio, «mette in evidenza il ruolo svolto dal mercato americano, che presenta una spesa media di 149 euro al giorno».
LANFRANCO OLIVIERI

16/03/2010