Pagina 1 - Cagliari
ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. «Al responsabile provinciale del partito Nello Cappai probabilmente non piace che io critichi il sindaco Emilio Floris», sottolinea Paolo Casu, nuovo capo gruppo dell’Udc, il Gianburrasca della maggioranza. «Io ho difeso il segretario generale del Comune - continua - mentre il primo cittadino lo aveva invitato a prendere ferie arretrate per neutralizzarlo. E questo perchè aveva sottolineato atteggiamenti da considerarsi irregolari del direttore generale».
Di Paolo Casu si può dire di tutto, ma non certo che abbia timore di esprimere le sue opinioni. E questa sua non reverenza verso le forme classiche della vita politica lo portò a uscire (polemicamente) dai Riformatori e a numerosi scontri con la Giunta. Ieri notte c’è stata una riunione del comitato provinciale dell’Udc e il responsabile Nello Cappai ha ribadito che le critiche al sindaco fatte da Casu sono posizioni personali e non del partito. Correva voce che Cappai volesse allontanare Casu dall’Udc, ma quest’ultimo non ha ancora preso la tessera del partito. Nel dibattito si sono confrontate le due anime dell’Udc su Cagliari: quella che vorrebbe un impegno maggiore del primo cittadino sui vari problemi; e quella che reputa ingenerose e politicamente pericolose le critiche rivolte al sindaco Floris.
Casu, da parte sua, ha spesso bacchettato il primo cittadino come nella vicenda dello stadio di Sant’Elia: «Un patrimonio di tutti, da salvaguardare». Anche il suo ingresso nell’Udc non è stato indolore. Tre consiglieri (oltre a lui, Ettore Businco e Massimiliano Tavolacci) hanno sfiduciato il capo gruppo Efisio Pireddu e Casu è diventato il nuovo responsabile del gruppo consigliare. Poco prima, assieme a Businco, aveva mandato una lettera aperta al sindaco Emilio Floris in difesa del segretario generale Giovanni Battista Vargiu: «Ha fatto il suo dovere di controllo e denuncia delle irregolarità: sia per l’Ask, che per il direttore generale del Municipio, che è anche presidente di Abbanoa, di cui l’amministrazione è uno dei soci maggioritari».
Ieri nè Casu, nè Businco sono stati invitati al comitato provinciale dell’Udc. «Non so che dire: questo non è modo di fare politica», ha commentato il nuovo capo gruppo. «L’Udc è un grande partito, ma i dirigenti dovrebbero cercare di unire e non dividere», ha sottolineato Businco.
L’altro ieri la presidenza del consiglio comunale ha contestato a Casu la nomina a capo gruppo: la sfiducia del prdecessore Pireddu e l’elezione di Casu sono avvenute lo stesso giorno, mentre avrebbero dovuto essere fatte in momenti diversi. «Io sono entrato nell’Udc comunale per conribuire a una politica di cambiamento - precisa Casu - ma tutto questo mi lascia stupito. Ribadisco, poi, la difesa del segretario generale. Suo compito è proprio quello di verificare la correttezza degli atti. E il sindaco dovrebbe interessarsi dei problemi veri, non penalizzare chi fa il suo dovere».