Il ricordo. Si è spento a poco meno di 97 anni nella sua Cagliari un simbolo di integrità, classe e capacità
Dal calcio al basket dall'hockey suprato all'atletica leggera ha lasciato l'impronta
Carmelo Alfonso sport@epolis.sm ¦
“Un pozzo di scienza sportiva”. Così era definito Cenzo Soro, prestigioso rappresentante dello sport sardo, che ciha lasciati all'età di 97 anni. Portiere della Juventus negli anni trenta, allenatore di calcio, presidente del Comitato regionale della Federbasket, autorevole rappresentante dell'atletica leggera, principale artefice di quella grande squadra di hockey su prato che fu l'Amsicora di Medda, Frongia, dei fratelli Aramu, il Ragioniere, come veniva comunemente chiamato, è stato un autentico maestro per diverse generazioni di giovani cagliaritani. «Con l'adozione del Sistema da lui introdotto - ricorda Alessandro Aramu, dirigente nazionale del Coni e della Federazione di hockey su prato - l'Amsicora, alla fine degli anni 50 divenne la squadra più forte d'Italia e noi finimmo tutti in nazionale». Nel 1954 la squadra del Cagliari calcio, con Soro in panchina dopo l'esonero di Federico Allasio, e tre sardi in squadra (Gianni Sulis, Vanni Sanna e Giovanni Savigni) sfiorò la promozione in serie A perdendo lo spareggio con la Pro Patria a Roma. Moltissimi i meriti acquisiti da Cenzo Soro nel settore basket (da Presidente illuminato, nel 1981 riuscì a portare in Sardegna il campionato d'Europa), nell'atletica leggera e, negli ultimi anni, nella direzione del Centro di addestramento Gigi Riva dal quale sono usciti innumerevoli giovani calciatori di grande talento. Molti i riconoscimenti che gli sono stati attribuiti, compresa la laurea honoris causa in Scienze Motorie. Alla famiglia le condoglianze di tutta la redazione del Sardegna. ¦