L'iniziativa. I ragazzi di sei partiti e due sindacati lanciano il manifesto sulle questione morale. Poi lo scontro
Spiga: «Non siamo stati coinvolti». Ibba: «Il coordinatore è stato invitato a febbraio»
Enrica La Nasa enrica.lanasa@epolis.sm ¦
Doveva essere la giornata dedicata all'unità tra i partiti per combattere la corruzione e il malaffare nella politica, si è trasformata invece in una lite “a mezzo stampa” tra i giovani del Pdl e dell'Udc. Pomo della discordia: la mancata partecipazione dei primi alla presentazione del “Manifesto per la questione morale in politica”, promosso dall'Udc e sottoscritto dai giovani di Italia dei Valori, Pd, Psd'Az, Riformatori sardi, Sinistra ecologica e Libertà, e dai sindacati Uil e Ugl. Durante la presentazione dell'iniziativa, Federico Ibba (Udc) ha spiegato di aver invitato il coordinatore regionale dei giovani Pdl e di non aver mai ricevuto risposta. Ma in serata è arrivata la risposta infuriata di Simone Spiga, dirigente nazionale di Azione giovani e componente del coordinamento provinciale del Pdl: «Non è assolutamente vero che i giovani del Pdl sono stati invitati a quest’evento. La decisione di escludere il centrodestra è da considerarsi un fatto gravissimo». E ha poi specificato: «che Federico Ibba non ha invitato né Azione giovani né la Giovane Italia». Problemi interni al Pdl, che ormai dovrebbe essere un unico partito, replicano dall'Udc. «Ribadiamo che il 22 febbraio alle 14.28 il coordinatore Regionale dei giovani Pdl Sardegna è stato cordialmente invitato a dare il contributo suo e dei giovani al manifesto politico sulla questione morale. Invito rimasto senza alcun riscontro. Non vogliamo entrare in merito alle beghe interne ad altri partiti. Precisiamo che è ancora gradito l'apporto costruttivo dei giovani del Pdl Sardegna».
POLEMICHE A PARTE, il Manifesto politico annuncia: guerra aperta a corruzione e malaffare, e chiede anche un ricambio generazionale per cambiare la politica di oggi e rinconquistare la fiducia degli elettori. «Alla vigilia delle elezioni - ha detto Ibba (Udc), promotore dell'iniziativa, prima in Italia e appoggiata dallo stesso Casini - i partiti saranno sotto l'occhio vigile dei giovani dirigenti. Non vogliamo candidati di basso livello morale, vigileremo anche sul post elezioni, su nomine e incarichi ». Sono agguerriti i giovani esponenti della politica sarda, età media 25 anni, Marcello Abis (IdV), Enrico Pes (Psd'Az), Raffaele Onnis (Riformatori), Giancarlo Balbina (Sinistra Ecologia e Libertà), Veronica Farris (Uil), Cristiano Calledda (Ugl), nel manifesto affermano: «Bisogna tracciare un solco netto rispetto al malaffare. Vogliamo formare una giovane classe dirigente con la schiena dritta e con il coraggio delle idee, che non fondi la propria carriera sul servile atteggiamento nei confronti del potente di turno». ¦