Comune. Vargiu sfida il sindaco e si affida ai precedenti
L'amministrazione ha imposto al segretario di esaurire i 44 giorni di ferie arretrate entro la data del pensionamento.
Ora che lo strappo è consumato, il braccio di ferro non conosce limiti. Tanto che il segretario generale del Comune ha annunciato che non rispetterà le indicazioni contenute nell'ordine di servizio con il quale il sindaco lo invita a fruire, entro la data di pensionamento, di tutti i 44 giorni di ferie maturati: «Non potrò dar corso alle sue disposizioni, in quanto mi renderei corresponsabile del reato di abuso d'ufficio - scrive Giovanni Battista Vargiu in una lettera inviata a Floris - pertanto rientrerò in servizio martedì 9 marzo».
LA TEORIA L'assunto dal quale il segretario parte per motivare la sua decisione è il seguente: «Nessuna giornata di ferie residua degli anni precedenti esauriscono quelle spettanti per l'anno in corso fino alla data di collocamento a riposo, prevista per il 30 aprile - aggiunge - c'è un evidente errore, a opera del servizio al quale il sindaco ha affidato la pratica».
LA CRITICA Ma la considerazione più “tagliente” Vargiu la riserva ad alcuni passaggi dell'ordine di servizio inviatogli dal sindaco, nel quale si parlava di «aggravio economico» e «evidente utilità personale» a proposito della possibilità che le ferie non godute venissero pagate al segretario al momento del pensionamento: «Ho appreso con vivo rincrescimento - scrive Vargiu - che in analoghe occasioni l'amministrazione non ha manifestato le stesse preoccupazioni. Sia all'atto del collocamento a riposo del segretario generale che mi ha preceduto che di diversi dirigenti».
I PRECEDENTI Insieme alla piccata risposta, Vargiu ha allegato una tabella con nomi, cognomi e cifre: si scopre così che l'ex segretario Pietro Cadau (attuale direttore generale) all'atto del pensionamento ha ricevuto 6.974 euro per ferie non godute. Cifre di tutto rispetto anche per cinque dirigenti, di cui l'ultimo solo incaricato: Augusto Martis (13.138), Francesco Marcialis (19.503), Pietro Denti (13.738), Ernesto Delussu (6.361) e Roberto Maxia (9.514), per un totale di 69.229 euro. «Nei casi citati non risulta sia stata fornita nessuna motivazione circa le esigenze di servizio che avrebbero impedito agli interessati la fruizione di ferie precedentemente maturate né si è eccepito che le stesse funzioni potessero essere esercitare da un eventuale sostituto», conclude Vargiu, «voglio augurarmi che l'amministrazione si astenga, in futuro, dall'assumere nei mie confronti ulteriori estemporanee iniziative».
IL SINDACO Telegrafica la replica del sindaco Floris, che si riserva di confutare per iscritto le tesi del segretario: «Sono certo della bontà delle mie scelte - si limita a dire - non mi interessa il passato, ora si fa così». ( a. mur. )
06/03/2010