Lungomare. Proteste anche perché i vigili urbani in bicicletta non multano nessuno
Bagnanti incivili e pochi cestini: la spiaggia è una pattumiera
Al tramonto arrivano i gabbiani e cominciano a beccare tra cartacce, sacchetti di plastica e immondezza. Come nelle discariche.
Al tramonto arrivano i gabbiani: atterrano sulla spiaggia e cominciano a beccare tra cartacce, sacchetti di plastica e immondezza. Come nelle discariche.
«Gli unici due cassonetti della quarta fermata sono pieni già a mezzogiorno. Dopo, i bagnanti buttano tutto sulla sabbia», racconta Luciano Spiga. Nel suo chiosco - l'Oasi Cafè - il vento porta ogni giorno rifiuti di ogni tipo. Buste di biscotti vuote, lattine di Coca cola e fazzoletti. Cioè tutto quello che viene lasciato sul lungomare.
Maleducati? Certo. Però è anche vero che i cestini sono pochi (non è una novità) e al Poetto, in riva al mare, non si è mai vista una divisa per scoraggiare chi sporca.
«I vigili? Mai visto uno. Passano sulla strada, ma in spiaggia non ci sono mai. Il risultato è questo: al tramonto non si vede neanche la sabbia».
Poi, di mattina, la situazione migliora. Durante la notte il vento porta via (spesso, in acqua) una buona parte dell'immondezza e all'alba arrivano le squadre del servizio igiene del suolo, con le macchine grigliatrici e i retini.
Ma dopo qualche ora torna tutto come prima.
VIGILI IN BERMUDA La polizia municipale ha due agenti (l'ultima settimana, causa malattia del collega, era solo uno) che fanno avanti e indietro sul litorale, ogni giorno, in bicicletta. Calzoni corti, camicia estiva. E neanche una multa.
Il comandante Mario Delogu spiega che, anche volendo, non potrebbero: «Ogni anno ci viene inviata una determina regionale, che regola il sanzionamento. E al comando non è ancora arrivata».
Tradotto: abbiamo le mani legate. Sergio Mascia, presidente del consorzio Poetto service vede ripetersi lo stesso problema ad ogni stagione estiva: «Succede tutti gli anni. Chi viene in spiaggia spesso si porta il pranzo da casa o fa la spesa nei supermercati. Poi lascia i rifiuti sulla sabbia. Buste di patatine, bottiglie. Vorrei precisare una cosa: la maggior parte di questi prodotti non sono acquistati nei baretti».
UN WEEKEND DI RIFIUTI E la situazione precipita nel fine settimana: «Sabato e domenica le presenze aumentano. Arrivano migliaia di bagnati, soprattutto dalla provincia. Bisognerebbe intensificare i controlli e anticipare il servizio di pulizia al tramonto. Altrimenti molti rifiuti finiscono inevitabilmente in acqua». Creando un circolo vizioso: la plastica finisce in mare per qualche ora e poi la corrente e le onde riportano indietro tutto. «Il sabato ci vorrebbero almeno cinque o sei uomini per pulire le fermate più frequentate».
Ieri, da Marina Piccola all'Ippodromo, non c'era un angolo di spiaggia risparmiato: bottiglie e lattine sulla sabbia, buste portate in giro dallo scirocco e bloccate dai cespugli al lato della strada. «Ci vorrebbe un'opera di persuasione verso i cittadini, non possiamo avere anche questa responsabilità: i chioschi che lavorano anche di notte, dove si suona la musica dal vivo, puliscono fino alla battigia. Ogni baretto ha i propri uomini, abbiamo stabilito le regole durante un'assemblea. E interveniamo anche se non abbiamo l'obbligo di farlo».
La grigliatrice sta lavorando a pieno regime: ogni giorno riesce a separare e portar via dalla spiaggia quintali di rifiuti: «È un'ottima soluzione: in questo modo però, gli addetti potrebbero pulire anche di sera, per evitare che la sporcizia si sparga sul Lungomare». E diventi cibo per i gabbiani.
MICHELE RUFFI
23/06/2008