Monumento liberato e visitabile in tutto il suo splendore e contemporaneamente luogo di spettacolo e attività culturali. Il futuro prossimo dell'Anfiteatro Romano è scritto nero su bianco nella delibera, approvata su proposta dell'assessore ai Lavori Pubblici Luisa Anna Marras, che fissa le linee guida del concorso di idee per il recupero e la riqualificazione della più importante testimonianza di epoca romana in città e nell'Isola.
L'obiettivo principale del concorso – aperto a professionalità esperte le cui diverse idee progettuali saranno messe a confronto – è quello di delineare un nuovo assetto dell'Anfiteatro Romano come monumento storico visitabile e, allo stesso tempo, restituirgli la funzione storica originaria di luogo per spettacoli ma valutando nuove modalità di utilizzo in questo senso e nuove dimensioni.
Sono tre le chiavi di lettura su cui dovrà basarsi la proposta ideativa. La prima tiene conto del fatto che in origine si accedeva all'Anfiteatro a sud, attraversando uno dei quartieri più eleganti della città nell'area della Villa di Tigellio, lungo la strada che passava attraverso l'attuale Orto Botanico. La seconda riguarda la valorizzazione dei collegamenti sotterranei, in particolare del percorso di circa 96 metri che collega l'Anfiteatro al “cisternone” dell'Orto dei Cappuccini. La terza direttrice è legata al Viale Buoncammino, punto di collegamento tra la zona dell'Anfiteatro e il quartiere di Castello.
Più in particolare, l'ambito d'intervento della proposta ideativa dovrà prevedere la decostruzione delle strutture dell'allestimento dell'Anfiteatro ancora in opera e il conseguente restauro del monumento; la predisposizione di tutto quanto necessario per l'apertura e il passaggio dei visitatori nel sito archeologico; la sistemazione di uno spazio da 2000-2500 posti per lo svolgimento di spettacoli che non dovrà interessare le attuali gradinate e l'arena; le soluzioni per la valorizzazione in loco di eventuali reperti archeologici affiorati nel corso dei lavori o comunque pertinenti al monumento.
Ancora, la proposta ideativa dovrà assicurare l'utilizzo del sito per tutte le finalità previste nel rispetto della natura dei luoghi e delle caratteristiche proprie del bene monumentale e nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, con particolare riguardo alla innovazione, al risparmio energetico, al minimo impatto ambientale e alla eco-compatibilità dei materiali;
Determinante il fatto che qualunque proposta dovrà essere improntata alla sobrietà e alla semplicità e dovrà essere basata sulla valorizzazione dell’area con la previsione di ampliamento al contesto in cui si inserisce: particolare attenzione dovrà essere data alle caratteristiche storiche, architettoniche e alle specie vegetali presenti. In sostanza si dovranno prevedere soluzioni per lo sviluppo successivo esteso alle aree di interesse particolare attorno all'Anfiteatro.
Da ricordare, infine, lo stanziamento di oltre 1.300.000 euro approvato con il Piano Triennale delle Opere Pubbliche per il recupero dell'Anfiteatro.
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