“Posso dire che fortunatamente il Cagliari si appresta a tornare nel suo stadio, in quell'impianto che era stato costruito proprio per festeggiare la vittoria del tricolore vinto dai rossoblù”. Le parole del tifoso Massimo Zedda rischiano spesso di mescolarsi con quelle del primo cittadino del capoluogo sardo che in conferenza stampa ha voluto spiegare i motivi che hanno portato alla proposta di delibera, approvata giovedì 8 agosto dal Consiglio Comunale, per la dare la Concessione d'uso del Sant'Elia al Cagliari Calcio.

A distanza di un anno e mezzo da quando i rossoblù sono stati costretti a fare la valigia e andare a cercare fortuna altrove, prima a Trieste e poi a Quartu Sant'Elena, il dialogo tra amministrazione locale e società è lentamente ripreso fino a quando si è arrivati alla conclusione comune che la squadra dovesse necessariamente tornare in città. La macchina burocratica si è messa subito in moto e se da una parte, i tecnici preparavano la convenzione, sul fronte politico il Sindaco si è fatto carico di presentare la Concessione.
“Questo è un primo passo che consentirà al Cagliari, che ha saldato i suoi debiti all'amministrazione, di tornare al Sant'Elia per un anno, rinnovabile a due, nelle more della presentazione di uno specifico progetto per la realizzazione di un nuovo stadio”.

Per il momento la strada del concorso di idee resta in piedi, ma il Comune preferirebbe dialogare solo con la società rossoblù per consentire uno sviluppo veloce della pratica. Le leggi, però, non lo consentono e allora dovrà essere realizzato un bando apposito al quale il Cagliari potrà partecipare, con la sua proposta per il nuovo Sant'Elia. “Che io mi auguro – ha precisato Zedda – possa diventare realtà nel giro di un anno e mezzo”.

Intanto, il percorso si è impreziosito dal via libera del Consiglio Comunale che ha approvato la concessione e ora le parti si ritroveranno in una apposita conferenza di servizi convocata per il 26 agosto, in modo da mettere nero su bianco sulla suddivisione delle opere da realizzare e sui primi adempimenti. Dopodiché il Dirigente del Servizio Sport, Giambattista Marotto, firmerà la convenzione con il Cagliari calcio e a questo punto potranno iniziare i lavori.

Al Comune spetta, fino all'ammontare massimo di spesa dei cinquecentomila euro stanziati, la ristrutturazione della Tribuna Centrale e i lavori negli spogliatoi oltre alla sistemazione dei servizi igienici. Al resto dovrà pensare il Cagliari, chiamato ad una corsa contro il tempo per ottenere l'agibilità quanto prima in modo da evitare troppe trasferte a Trieste. Conclusi i lavori, sarà il Comune a doversi rivolgere alla Commissione Provinciale di Vigilanza per ottenere la licenza d'uso che permetterà al Cagliari di aprire il cancelli ai tifosi.