Inaugura venerdì 5 luglio alle 18.30 nella sala della Torretta del Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà di Cagliari la personale di Francesco Liori, il settimo e ultimo appuntamento della rassegna d’arte contemporanea Vamp, curata da Giacomo Pisano, visitabile sino al 28 luglio. Francesco Liori, noto Fr3nk, grafico, ma anche ideatore di una linea di abbigliamento, curatore della grafica e comunicazione di band italiane e straniere, racconta la sua tecnica peculiare in un iter che abbraccia i primi esperimenti artistici fino alla produzione attuale.

BIOGRAFIA
Francesco Liori (aka Fr3nk aka Eye of providence), cagliaritano, classe 1985 è un illustratore freelance a tempo pieno. Dopo essersi diplomato al liceo artistico, frequenta per due anni il corso di scenografia all’Accademia di Belle Arti a Bologna. Ispirato dal mondo del fumetto, dall’immaginario della grafiche surf/skate e dalle copertine metal/hardcore degli anni ’90, si avvicina all’illustrazione concepita per il merchandising. Nel tempo libero si dedica anche allo studio del tatuaggio. Nel 2012 da vita al marchio “Doomsday Society” insieme a Salmo e Andrè Suergiu della ANCHORS AWEIGH. Dal 2008 ha realizzato logo e grafiche per band della scena hip hop, hardcore , metal e vari brands di skate italiani ed europei tra cui gli italiani Frankie Hi-nrg, Noyz Narcos, Metal Carter, Cyberpunkers, Hang the bastard (UK), Anchors aweigh(Ger), Lives at sea(UK), Galleons (UK), Wondefools (Nor).

LA RASSEGNA
VAMP è l’acronimo di la Vera Arte Muove le Persone, ma anche diminutivo di vampiro, figura ambigua usata come metafora del mondo dell’arte assetato di creatività e stimoli sempre nuovi. Fotografia, street art, grafica, pittura, installazioni sono i linguaggi artistici con cui Vamp racconta in 7 percorsi differenti il modo originale di fare arte di alcuni tra i più innovativi, giovani e capaci artisti sardi. Si tratta di due personali, una di apertura e l’altra di chiusura alla rassegna, tre bipersonali e due collettive. L’iniziativa prende spunto da alcuni aspetti contrastanti del modo di fare e proporre arte ai giorni nostri. «Se da un lato assistiamo ad un discreto proliferare di iniziative a favore dei giovani non possiamo fare a meno di constatare che scelte e proposte sono spesso dettate da ragioni che esulano dagli aspetti artistici e si concentrano piuttosto su motivazioni di tipo commerciale o volutamente provocatorio, alla ricerca di quel sensazionalismo di cui non sentiamo la reale necessità. Da qui anche la scelta di giocare con l’acronimo VAMP, diminutivo di vampiro, una creatura ambigua, che oggi assume aspetti e significati lontani dal tenebroso conte Dracula, e che in luogo del sangue cerca vitalità nella creatività più sotterranea. Ma anche l’artista stesso è vampirizzato da un sistema che fagocita e produce arte esattamente come articoli di supermercato» - sottolinea il curatore Giacomo Pisano. Questa iniziativa che prosegue idealmente la precedente esperienza di AltrArte, programmata sempre nella Sala della Torretta dal 2007 al 2010, si pone in linea con il progetto comunale di dedicare l’Exmà all’arte contemporanea.