Parte 1 di 2

Gener-azioni
(il tempo, il corpo e la memoria)
Ars et Inventio – Balletto di Spoleto
Progetto sostenuto dall'Ass. Enti Locali per lo Spettacolo, Circuito Regionale Danza in Sardegna in collaborazione con Teatro Stabile della Sardegna – Fondazione EXMA’

Teatro Massimo di Cagliari
Il tempo del presente, il tempo del futuro sogni e visioni
dall’ 8 al 12 luglio 2013 | giovani e adulti  (dai 16 anni in su)

Un progetto triennale che si articolerà, in momenti di ricerca, formazione, divulgazione e spettacolo tra Italia, Francia, Germania, Costa Rica. ha preso il via all’Exma di Cagliari a giugno  e proseguirà al Teatro Massimo dall’8 al 12 luglio 2013 .

Da un’idea di Enrica Spada e Caterina Genta, alcuni danzatori/coreografi, diplomati tra gli anni ‘80 e ’90 alla prestigiosa Università per la Danza Folkwang di Essen in Germania, si ritrovano per dar vita ad una opera coreografica collettiva.

Il titolo gener-azioni esprime l’atto che genera nuove azioni, nuovi percorsi di indagine artistica in un confronto attivo con la vita reale e con le diverse generazioni.

Il progetto si rivolge a tutti, amatori e professionisti, abili e diversamente abili, bambini, giovani e anziani, per comunicare un’idea della danza come linguaggio vivo, capace di provocare e stimolare la comunicazione tra gli individui e di indagare le profondità dell’animo, della vita, della memoria e della storia di ciascuno.

Il Laboratorio per giovani e adulti, promosso da Ars et Inventio in collaborazione con il Teatro Stabile della Sardegna, avrà luogo al Teatro Massimo dall’8 al 12 luglio dalle ore alle ore, sarà incentrato sul teatro-danza come modalità per pensare, progettare,sperimentare, con e attraverso il corpo, nuove capacità espressive.

Teatro Massimo di Cagliari
LABORATORIO dall’ 8 al 12 luglio 2013 | giovani  e adulti(dai 16 anni in su)
Il tempo del presente, il tempo del futuro sogni e visioni
a cura di Caterina Genta e Enrica Spada
Un percorso di creazione con il corpo, il movimento, il gesto e la parola.
Cinque giorni per scoprire la danza come linguaggio contemporaneo dell’arte che si esplica nel tempo e nello spazio del presente.