Si conclude domenica 8 giugno la quinta edizione di Leggendo Metropolitano, che quest'anno ha portato la poesia per le strade della città.
Abbiamo intervistato tre esponenti dell'organizzazione dell'evento: il direttore artistico Saverio Gaeta, Francesca Vecere lettrice di poesie sul bus e Stefania Darista portavoce del Ctm.
Intervista a Saverio Gaeta
Siamo arrivati alla V edizione di leggendo metropolitano. Come si è evoluta la manifestazione in questi anni e come pensa potrà ulteriormente evolversi nel futuro?
“Leggendo Metropolitano” è nato come un libro. Queste prime cinque edizioni sono stati i primi cinque capitoli e ci sono serviti per creare dei paletti che delineassero quello che siamo e lo facessero sapere al pubblico. Negli anni abbiamo visto un aumento di pubblico sempre maggiore e ora il prossimo obiettivo è quello di uscire da Cagliari permettendo anche ai turisti di conoscere e partecipare all'iniziativa creando un turismo culturale di qualità.
Il primo capitolo era dedicato al mondo che cambia velocemente e a come stare al passo con i tempi per non essere fuori dal “giro”.
Il secondo capitolo si concentrava sul non snaturarsi nonostante la velocità di questo mondo in continuo cambiamento. La parola dev'essere leale. Ciò che si dice dev'essere ciò che si fa perchè il dire è contemporaneamente un fare e un pensare.
Il terzo capitolo era dedicata ai padri fondatori e il concetto di identità che non dev'essere considerata statica ma un processo in continuo divenire. Come gli alberi della foresta pluviale che hanno le radici che vanno verso il cielo bisogna distaccarsi dall'idea di identità statica ma essere pronti ad aprirsi al mondo. L'identità la creiamo noi.
Il quarto capitolo puntava al futuro partendo dal presente. Ieri e domani non sono che due costole, due possibili ali dell'oggi, sono figli e prodotti del presente. Dobbiamo curarlo, proprio per onorare chi è venuto prima e per arricchire chi verrà dopo.
Il quinto capitolo – questa edizione – lega insieme i precedenti capitoli e si proietta verso i prossimi 5 capitoli.
Il tema di leggendo metropolitano di quest'anno è “I legami”. In un periodo storico che ci vede sempre più in crisi di valori come pensa che la letteratura possa e debba contribuire per far riscoprire all'Uomo l'importanza della cooperazione?
I legami che negli ultimi 5 anni si sono persi a causa della disgregazione sociale. Ora che si è toccato il fondo la gente si sta unendo, sta facendo gruppo. La letteratura unisce a livello emotivo, comportamentale e permette di viaggiare pur stando a casa. In ogni parte del mondo la letteratura unisce perché le emozioni sono condivisi da tutti. Si creano quindi legami dell'anima.
Una delle attività che mettete in atto quest'anno è “Letture in bus” in cui i ragazzi leggono e musicano delle pillole di poesia all'interno delle linee del CTM. Com'è nata quest'idea?
Non si è effettuato prima per problemi economici ma l'idea esisteva dal 2009
In un mondo così proiettato alla tecnologia come vede l'evoluzione della lettura e della letteratura in rapporto con i nuovi media, tra 10 – 15 anni?
Sono un bibliofilo, amo i libri di carta che per me sono insostituibili. La divulgazione in internet è certamente importantissima in quanto permette un aumento di democrazia e di condivisione di cultura. Internet alimenta la crescita culturale a livello globale. Ultimamente si sono diffusi gli ebook che sono forse il futuro della lettura, soprattutto per i giovani, ma per me il libro fisico rimane comunque fondamentale.
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