Era il maggio 2003 quando morì Luigi Pintor. E oggi, dopo dieci anni, con una commemorazione organizzata dal quindicinale online il Manifesto Sardo, si è voluta ricordare, questa mattina nella sala consiliare del comune di Cagliari, e dalle 15.30 nel Ghetto degli Ebrei, la figura di un importante uomo, sardo e cagliaritano, di giornalismo e politica.
Attraverso il ricordo di chi l'ha conosciuto, di chi ha lavorato con lui, o anche di chi solo ha tratto ispirazione dal suo pensiero, si cercherà di approfondire la figura di uomo che ha votato la sua vita, e il suo impegno, per l'affermazione dei diritti di tutti.
Presente alla cerimonia anche il sindaco Massimo Zedda che ha tenuto a sottolineare come “È un piacere per me essere qui oggi, sia per quello che ha rappresentato Luigi, ma anche per ciò che ha rappresentato l'intera famiglia Pintor nel passato, e per ciò che ancora oggi continuano ad essere: un esempio di sacrificio e ideale”.
Soddisfazione invece da parte del Presidente del Consiglio Comunale, Goffredo Depau “Usare la sala consiliare per discutere e ricordare un intellettuale come Luigi Pintor è un privilegio. C'è bisogno di questi incontri, utili per mettere in movimento idee e pensieri. E son contento come quest'amministrazione, anche con un gesto simbolico, come la concessione di un'aula, sia propensa alla riscoperta di grandi figure”.
Per tutta la mattina, quindi, a palazzo civico letture di scritti di Luigi Pintor, interventi da parte di amici e conoscenti, contributi video di interviste realizzate al giornalista, e il ricordo da parte di colleghi come Ottavio Olita e Francesco Birocchi.
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