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Sardegna Ricerche promuove la comunicazione della scienza

19 marzo 2013, 10:19
Al via il progetto che coinvolge le scuole, il pubblico adulto e i professionisti del settore.

Uno dei compiti istituzionali di Sardegna Ricerche è supportare l’Amministrazione Regionale nella promozione, sostegno e divulgazione della cultura scientifica.
Dal 2012 l’Assessorato della Programmazione, attraverso la L.R. 7/2007, ha affidato all’ente, la realizzazione di un progetto regionale di divulgazione scientifica per promuovere la partecipazione pubblica attorno ai temi della scienza e della tecnologia; rafforzare l’interesse dei giovani verso gli studi scientifici; creare un sistema stabile per comunicare la scienza e supportare le realtà e gli individui coinvolti in questo settore
Sardegna Ricerche, già dal 2003 (anno di apertura del Parco tecnologico di Pula) organizza iniziative ed eventi di scienza divulgata e raccontata per il mondo della scuola e più in generale per il vasto pubblico. In particolare, ogni anno più di 2000 studenti delle scuole di ogni ordine e grado vengono in visita ai laboratori e alle imprese del Parco, a discutere di temi scientifici e arricchendo così le proprie conoscenze.

Alla fine del 2013, verrà inaugurato, al Parco tecnologico di Pula, un Centro dedicato alla divulgazione della scienza, quale importante veicolo di comunicazione per il sistema dell’innovazione in Sardegna.

Molte le iniziative in calendario per quest’anno:

Dialoghi di Scienza: a Cagliari, a partire dal prossimo 12 aprile fino al mese di giugno saranno organizzati sette incontri: tre conferenze (al T hotel), che apriranno una finestra sulla ricerca più di punta, e quattro science café (Sette Vizi Mediateca del Mediterraneo) , incontri più informali per promuovere il dibattito su temi di forte attualità scientifica.
Sette occasioni per mettere in contatto il grande pubblico, importanti scienziati e noti giornalisti scientifici di testate nazionali. Fra gli ospiti di rilievo ricordiamo Mario Tozzi, celebre divulgatore che inaugurerà gli incontri, e poi Rino Rappuoli, immunologo di fama internazionale direttore della ricerca di Novartis, e Guido Tonelli fisico italiano molto
conosciuto per il contributo alla scoperta del bosone di tipo Higgs recentemente annunciata dal CERN.

Costruire la rete della divulgazione scientifica in Sardegna: uno degli obiettivi del progetto è quello di mettere in rete le realtà già attive nel settore della comunicazione della scienza in Sardegna. In una prima fase un attento censimento individuerà le strutture che fanno comunicazione della scienza nella regione, ne raccoglierà le idee e i
bisogni formativi. Da questa ricognizione in autunno scaturirà un incontro in cui avverrà uno scambio “orizzontale” di expertise fra i diversi centri. All’incontro saranno anche invitati esperti del settore che potranno arricchire l’esperienza delle strutture che parteciperanno.
Nascerà inoltre una rete virtuale dei comunicatori, attraverso un social network dedicato, progettato per favorire il dialogo tra le diverse realtà. L’ “Hub”, che sarà attivo da fine primavera, è pensato per promuovere lo scambio e il coordinamento. Mettendo in contatto gli utenti con uno stile partecipativo, sarà una sorta di Facebook dedicato
però alla comunità dei comunicatori della scienza.

Per i giovani e il mondo della scuola: il progetto rivolge una particolare attenzione verso i più giovani, gli scienziati e i comunicatori di domani. Un concorso dal titolo “I geni siamo noi” chiederà ai ragazzi e alle ragazze fra i 14 e i 19 di produrre un video sul tema delle
biotecnologie. Potranno partecipare intere classi ma anche singoli ragazzi o gruppi di giovani auto-organizzati. Il campo estivo “Science Reporter” offrirà invece a 16 ragazzi e ragazze di quarta superiore l’opportunità di avvicinarsi alle carriere scientifiche e tecnologiche attraverso un periodo di full immersion nel Parco scientifico e tecnologico
di Pula in qualità di reporter.

Oltre alle attività rivolte ai ragazzi, è anche previsto un corso di formazione per insegnanti della scuola primaria, per promuovere il rinnovamento dell’educazione scientifica attraverso il metodo dell’enquired based learning, un metodo didattico innovativo basato su un approccio caratterizzato da 'imparare attraverso il fare'.

Imprese: alle imprese sarde è invece rivolto il secondo concorso previsto dal progetto. Le imprese che vorranno partecipare dovranno progettare una app di scienza per ragazzi. In autunno la premiazione, un’occasione per riflettere sul ruolo delle nuove tecnologie
nell’informazione e nell’apprendimento.
Sardegna Ricerche ha affidato la gestione del progetto a SISSA Medialab, una società di proprietà della SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste specializzata in comunicazione della scienza, che opera dal 2005 con progetti e attività di respiro internazionale.

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