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Search, alla ricerca della Cagliari del Novecento

Autore: Francesco Fuggetta,
30 gennaio 2009, 13:55
Inaugurata la nuova sede espositiva dell’Archivio Storico Comunale.

Search: in inglese, ricerca. Con questo acronimo è stata inaugurata la nuova sede espositiva dell’Archivio Storico comunale, presentata dall’Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari Giorgio Pellegrini. Presenti all’inaugurazione nel sottopiano del Palazzo Civico anche Ada Lai, capoarea dei Servizi al Cittadino, e Gerolamo Solina, dirigente del Servizio Cultura.

Il Search è una sezione tematica dedicata alla Cagliari del Novecento, cioè al periodo in cui la città andava assumendo il suo volto moderno. Questa nuova sede rappresenta un avamposto dell’Archivio Storico di via Newton, che continuerà a custodire i fondi di precedente datazione. Aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 20, il Search offre una ricca documentazione: 1.500 foto a partire dalla fine del XIX secolo, 822 cartoline, centinaia di stampe e saggi su Cagliari. Diverse risorse, infine, sono presenti sia in formato cartaceo che digitale.

Ringrazio il sindaco, fra le altre cose, perché per otto anni mi ha dato la possibilità di vivere questo Palazzo” – ha esordito l’assessore Pellegrini. “Qui, nei giorni di vento, ci si sente avvolti dal profumo del mare e della salsedine. Fu Ottone Bacaredda a volere che il palazzo civico sorgesse davanti al mare, e come lui, Floris è un sindaco che guarda al mare. Ha capito il senso di questo spazio, che fino a poco tempo fa era un deposito, una discarica, e l’ha valorizzato. Ora ha una nuova funzione e può essere destinato alla città e ai visitatori, che qui potranno trovare la memoria storica, le radici della città”.

In occasione dell’apertura al pubblico sono state allestite due esposizioni: una incentrata sulla costruzione del nuovo Palazzo Civico, l’altra sul Fondo Lepori, acquisito recentemente. “Si tratta di un patrimonio dal fascino indescrivibile” – commenta Dolores Melis, direttrice dell’Archivio Storico del Comune. “Uno spazio vivo, in gran parte permanente, che potrà essere visitato anche dalle scuole. Al nostro archivio si è aggiunto il prezioso Fondo Lepori, con le sue 530 tavole e le più di 1.500 foto commentate: un lavoro certosino”. Lo studio e la ricerca saranno inoltre facilitate da una sezione bibliografica e audiovisiva che sarà utile anche a valorizzare la promozione turistica.

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